Ognuno, nel suo piccolo, può fare qualcosa per salvaguardare la salute dell’ambiente. E non solo. Assumere un comportamento responsabile può fare la differenza. Al di là delle scelte alimentari è bene prestare la massima attenzione anche per quel che concerne l’acquisto dei capi di abbigliamento così come del make up. Ebbene sì, stando a quanto si legge sul magazine Marie Claire, sono sempre più i brand che hanno deciso di ridurre l’imbatto sull’ambiente. Puntare alla cosmesi eco-friendly, ad esempio, giova tanto alla pelle quanto alla coscienza. Come fare al fine di mettere in atto una piccola rivoluzione green? A fornire delle linee guida utili è stata Jo Chidley, fondatrice del brand Beauty Kitchen.
Cosmesi eco-friendly, la (beauty) rivoluzione green
Come dire, la speranza è l’ultima a morire: ebbene sì la gente si sta finalmente rendendo conto che è giunto il momento di invertire la rotta. A tendere la mano sono marchi etici che hanno optato per una produzione etica e sostenibile.
“In quanto consumatori, penso che tutti vorremmo sentirci come se stessimo aiutando ad attuare un cambiamento in positivo. A volte è difficile sapere come farlo e capire quale possa essere l’impatto che può apportare tale scelta” – ha affermato la Chidley. Quali sono dunque i primi passi da muovere al fine di rendere più sostenibile la propria beauty routine? In primis è bene guardarsi intorno e studiare le offerte del mercato. Bisogna far cadere l’occhio su quei marchi maggiormente rispettosi dell’ambiente: attenzione dunque tanto al packaging quanto agli ingredienti. Una volta individuato il prodotto giusto, non resta che provarlo.
I prodotti privi di sostanze chimiche hanno un resa ottima
“I consumatori pensano che quando si parla di prodotti naturali qualità, profumazione e consistenza possano essere compromessi” – ha affermato l’esperta. In realtà esistono prodotti che, nonostante siano privi di sostanze nocive, sono altrettanto efficaci. In primis è bene leggere le etichette tanto per verificare la composizione quanto per accertarsi che il prodotto in questione sia dotato del marchio cruelty free ergo non sia testato sugli animali. Il logo creato dalla Coalizione Europea contro la Vivisezione che raffigura un coniglietto che salta fra le due stelle rappresenta una certezza. “Il coniglio che salta è una garanzia: certifica che nessuno dei prodotti è stato testato sugli animali” – ha specificato Jo.
Come cambiare le proprie abitudini
Al fine di apportare delle piccole modifiche alle proprie abitudini e rendere la propria cosmesi eco-friendly è bene agire in maniera graduale. Si inizia, ad esempio, comprando solo un prodotto sostenibile per poi procedere con la sostituzione dei restanti. Il cambiamento però prima deve avvenire nella propria testa. E’ bene capire che molti degli ingredienti utilizzati non rappresentano una risorsa inesauribile. “Pensate all’olio di argan. Quello che un tempo era un ingrediente di nicchia rappresenta ora un’industria fiorente. Ma per quanto tempo le piccole comunità potranno produrlo al fine di soddisfare la crescente domanda?” – ha rivelato la Chidley. Ebbene sì, questo elisir molto caro alle donne berbere per le sue proprietà anti-age, antiossidanti, nutritive e idratanti, deriva dal secolare albero di Argania. A seguito del grande boom, quelle che un tempo erano rigogliose foreste sono state vittime di un vero e proprio disboscamento selvaggio.
Conosci i benefici dell’olio di argan? I prodotti da provare
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Secondo l’esperta si potrebbe optare, in sostituzione, per dell’olio di abissina. Parliamo di un prodotto dalle ottime proprietà cosmetiche. O ancora decisamente interessanti i trattamenti che contengono alghe marine. “Otterrai gli stessi benefici ma contribuirai a salvaguardare l’ambiente” – ha concluso la fondatrice di Beauty Kitchen.