E’ ospitata all’interno del complesso dell’ex Convento di San Francesco d’Assisi di Siracusa. Si tratta di Ciclopica, una delle più importanti mostre di scultura mai arrivate in Sicilia. L’esposizione mette in scena 100 sculture di grandi artisti italiani e internazionali. La straordinaria iniziativa curata da Vincenzo Sanfo vuole mettere a confronto stili e approcci artistici diversi da Rodin a Giacometti. L’esposizione offre dunque una grande panoramica sull’evoluzione del concetto di scultura attraverso quasi due secoli.
Ciclopica: le linee guida
Il percorso espositivo che copre un arco cronologico che va dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri prende il via con tre esempi che racchiudono le linee guida di “Ciclopica”. Il primo è una testa di Buddha in pietra del XVI secolo proveniente dalla Cina. Il secondo esempio è una scultura ellenistica. Il terzo è un gruppo di antiche sculture africane utilizzate come maschere rituali. Questo a simboleggiare le tre direzioni della cultura internazionale, ovvero Africa, Asia ed Europa. Un percorso di tipo geografico, quindi con artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Non solo un percorso geografico
L’esposizione ha tra le sue peculiarità l’obiettivo di rappresentare la varietà dei materiali utilizzati dagli artisti. Il visitatore, infatti, potrà ammirare non solo opere di marmo e bronzo, ma anche capolavori realizzati con materiali inconsueti. È il caso di opere realizzate in carta, terracotta, poliuretano, plastica e vetroresina. Tutto questo a significare la ricchezza dell’ispirazione artistica dell’arte contemporanea. Non solo. Ma anche le innumerevoli possibilità che oggi sono offerte agli artisti del nostro tempo.
Gli artisti in mostra
In esposizione è possibile ammirare opere di grandi maestri come Rodin, Alberto Giacometti, Marino Marini, Mimmo Paladino. E poi ancora Arman, Picasso, Dalí, Fontana, Asger Jorn, Mainolfi e Henry Moore. Il panorama delle opere comprende anche capolavori monumentali di Sebastian, il più grande scultore messicano vivente ed erede della monumentalita di Diego Rivera. Non mancano le teste dei Guerrieri di Xian, rivisitate da Zhang Hongmei, una delle artiste più originali ed interessanti della scena contemporanea cinese. La mostra accende i riflettori anche su artisti ingiustamente caduti nell’oblio, come Mario Giansone. L’offerta artistica prosegue con Franco Garelli, Arnaldo Pomodoro, Floriano Bodini, Giuseppe Maraniello. E infine Giuliano Vangi, Ivan Theimer, Igor Mitoraj, Piero Gilardi, Stefano Arienti, Rabarama, Pietro Cascella.