L’acqua è un bene prezioso: è bene utilizzarla con parsimonia. Tutti dovremmo dunque prestare maggiore attenzione alle nostre azioni quotidiane e assumere un comportamento più responsabile. Per un corretto risparmio idrico è sufficiente adottare dei piccoli accorgimenti. Il discorso interessa tanto gli adulti quanto i bambini che, quanto prima possibile, andrebbero sensibilizzati sull’importanza del tema.
Risparmio idrico: come insegnarlo ai bambini
Stando a quanto svelato da un sondaggio condotto da In a Bottle coinvolgendo circa 50 esperti tra pedagogisti, nutrizionisti e docenti in scienze ambientali, il maggiore spreco di acqua avviene durante la cura dell’igiene personale. In primis quando si lavano i denti e le mani ma il problema maggiore si pone quando ci si concede un bagno: questa rilassante ma dispendiosa abitudine, infatti, porta a un consumo pari a 150 litri di acqua. Per un funzionale risparmio idrico sarebbe meglio prediligere la doccia. Riduce il consumo a 20 litri.
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“Ciò che può essere davvero utile per sensibilizzare i bambini nei confronti della tutela di tale risorsa sono delle lezioni ed attività ludico-didattiche che coinvolgano gli studenti delle scuole. Insegnare ai giovani a rispettare l’acqua, a risparmiarla e ad averne cura è il primo passo verso un futuro migliore” – ha rivelato Vito Felice Uricchio, direttore dell’Istituto di Ricerca sulle Acque.
Come fare dunque al fine di trasmettere nella maniera più semplice ed efficace il messaggio ai bambini? Un esperto su 2 pensa che sia importante unire l’utile al dilettevole. Ovvero insegnare loro un concetto importante in maniera giocosa. Magari appendendo in cucina, così come in bagno, dei piccoli memo che richiamano all’ordine.
Poco più di 3 persone su 10, invece, sono dell’ideale che possa essere utile far vedere loro dei cartoni animati (come il “supereroe” di Netflix Pocoyo) i cui protagonisti hanno a che fare con l’acqua: in questo modo ci sono più possibilità che vengano presi a modello. Il 15%, infine, suggerisce di leggere o inventare una favola sull’importanza dell’acqua come risorsa per il nostro Pianeta.
Insegnare in maniera ludica la corretta idratazione
L’acqua è importante: oltre a usarla con le dovute attenzioni deve anche essere ingerita, regolarmente, al fine di favorire il benessere del proprio fisico. I genitori dovrebbero dunque insegnare ai bambini a prendere questa buona abitudine. “Per quando riguarda la corretta idratazione possiamo assegnare ai bambini una borraccia o un bicchiere personalizzato e lasciare sempre a disposizione, a casa e nei luoghi del gioco, caraffe o bottiglie di acqua” – ha suggerito l’esperto. A suo avviso sarebbe opportuno premiarli, simbolicamente o con dei complimenti, quando terminano il contenuto del loro bicchiere. Attenzione a non esagerare e non essere troppo insistenti. Si rischia di ottenere l’effetto opposto.
Bere favorisce la concentrazione
Perché è importante avere una corretta idratazione? Più di 4 esperti su 10 sottolineano il fatto che i bambini siano meno tolleranti al calore. Corrono un maggiore rischio di disidratazione rispetto agli adulti. Il 28% dei soggetti intervistati sostiene che bere tanto li aiuti a mantenere alta la concentrazione fra i banchi di scuola. Una riduzione di acqua nell’organismo, tra l’1% ed il 2%, infatti diminuisce l’attenzione del 10%. Il 12%, infine, invita i genitori a incentivare i figli a bere poiché, essendo piccoli, non si rendono conto che si debba bere a intervalli regolari durante il giorno.
Bottigli in plastica? No, meglio il vetro
La quantità di acqua che un bambino dovrebbe assumere durante il giorno, come si evince da un articolo pubblicato dalla British Nutrition Foundation, dipende da diversi fattori. Come ad esempio l’età, il sesso, le condizioni climatiche e l’attività fisica svolta. In linea di massima è possibile attenersi alle direttive dell’European Food Safety Authority (EFSA) secondo il quale i piccoli dovrebbero consumare, quotidianamente, dai sei agli otto bicchieri.