Tutto è pronto per la 53esima edizione della più grande manifestazione dedicata al mondo del vino: come ogni anno, Vinitaly accoglie appassionati, produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader che si danno appuntamento a Verona per conoscere le tendenze del mercato enologico. Anche per questa edizione targata 2019 l’ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane, rinnova la sua presenza alla grande kermesse con 70 cantine.
Vinitaly e ADSI, binomio vincente
Cantine e dimore rappresentano realtà di grande rilievo culturale. Sono un esempio tangibile di come sia possibile coniugare la tutela del paesaggio con la produzione e la promozione di vini di alta qualità. E con l’offerta di un turismo esperienziale che consenta di vivere la straordinaria bellezza della campagna italiana.
Novità di questa edizione è la collaborazione tra l’Associazione Dimore Storiche Italiane e Confagricoltura. L’appuntamento è per lunedì 8 aprile, dalle 12 alle 13 presso lo stand della Confederazione. L’occasione è quella di descrivere la costante ricerca della migliore espressione delle tipicità del territorio nella produzione vitivinicola. A conclusione dell’evento una degustazione dedicata di vini provenienti dai vitigni autoctoni dei Soci.
La presenza di ADSI a Vinitaly
L’Associazione sarà direttamente presente a Vinitaly con uno stand collettivo ubicato nel Padiglione 10 (Stand P5). L’obiettivo è quello di sottolineare il ruolo che le dimore storiche hanno nella ricerca del patrimonio storico-architettonico italiano. Ma anche nella tutela e nella salvaguardia del paesaggio rurale. “I vitigni autoctoni da cui provengono le produzioni delle aziende delle Dimore Storiche riflettono l’identità di un territorio e le sue caratteristiche. E sono quindi garanzia di qualità, eccellenza e tradizione” come dichiara il Presidente Gaddo della Gherardesca.
Le cantine storiche presenti a Vinitaly sono tutte aperte alle visite, su prenotazione, e in molti casi sono collegate o in vicinanza di dimore d’epoca. Tra le aziende presenti quelle del Castello di Torre in Pietra e della Tenuta Marchesi Alfieri.