La pizza appena sfornata è uno dei piaceri della vita. A volte, però, capita di non riuscire a finirla e di dover mettere via gli avanzi. Un peccato? Non necessariamente. Ecco come riscaldare la pizza senza perdere la croccantezza e il sapore. La prima regola, però, ve la sveliamo subito: dite basta al microonde.
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Riscaldare la pizza, ecco il modo migliore
Se si tratta di dover riscaldare solamente qualche fetta, usate una padella. Lasciatela sul fuoco qualche minuto, finché non diventa molto calda. Non usate una padella antiaderente, altrimenti le temperature elevate ne danneggeranno il rivestimento. Quindi poggiarci sopra la pizza, abbassare la fiamma (fuoco medio-alto) e cuocere per un paio di minuti.
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Per grandi quantità, riscaldate un foglio di alluminio in un forno a 220 gradi. Una volta caldo (così da mantenere croccante la crosta) disporre le fette di pizza e cuocere per dieci minuti. O fino a quando la mozzarella non “frizza”.
Riscaldare la pizza, niente microonde
Insomma, niente microonde. Rende la crosta gommosa e dura, ne fa perdere il sapore e potrebbe rilasciare sostanze chimiche. Ma quanto dura la pizza avanzata? Dipende dai condimenti. Polpette, salsicce e piatti a base di verdure possono durare fino a due giorni in frigorifero. Mentre i formaggi possono resistere fino a quattro giorni.
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L’importante è non lasciare fuori dal frigorifero gli avanzi di pizza. Se del cibo che necessita di essere refrigerato resta fuori per oltre due ore, infatti, a determinate temperature è possibile che venga assalito dai batteri. Scatenando così spiacevoli conseguenze (come la Salmonella) anche per l’uomo.