C’è un presidente che sostiene che si tratti di una “truffa cinese”, ma il riscaldamento globale non è una truffa. Se mai, prendendo in prestito un’espressione di Al Gore, è “una scomoda verità”. Una verità che per molto tempo è stata tenuta a bada da interessi troppo potenti perché venisse lasciata trapelare in tutta la sua sconcertante fatalità.
Il cinema, ormai da più di un secolo, è uno dei migliori mezzi per veicolare temi e diffonderli presso il grande pubblico. E non c’è tema più importante dell’estinzione della specie umana causata dai cambiamenti climatici. Bisogna parlarne a tutti i costi, far capire all’umanità intera che non si tratta più di teorie. Che i cambiamenti sono già in atto.
Al Gore, Leonardo DiCaprio e la lotta al riscaldamento globale.
A questo ci hanno pensato una serie di documentari usciti negli ultimi anni. Ad esempio i due scritti da Al Gore e da lui anche presentati, Una scomoda verità (2006) e il suo sequel (2017). Gore, ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti, è diventato negli ultimi anni uno dei maggiori attivisti nella lotta contro i cambiamenti climatici. Nei due documentari, Gore esamina cause ed effetti del riscaldamento globale. Nel tentativo, appunto, di far passare il concetto che non si tratti di lontane probabilità. Ma di verità incontestabili.
A combattere contro il muro di omertà sul riscaldamento globale ci ha pensato, ultimamente, anche Leonardo DiCaprio. L’attore sta sfruttando il suo nome e la sua fama per sponsorizzare dei documentari che trattano l’argomento. Questi sono The 11th Hour (2007), prodotto, scritto e narrato da DiCaprio, in cui troviamo anche interviste a Stephen Hawking e Mikhail Gorbachev. E Punto di non ritorno – Before the Flood (2016), diretto dall’attore e regista Fisher Stevens.
I film di finzione sul riscaldamento globale.
Non mancano i contributi del cinema di finzione. In particolar modo sono due i film che hanno sbattuto in faccia al pubblico la “scomoda verità” dei cambiamenti climatici. Interstellar (2014) di Christopher Nolan, che immagina un futuro in cui la scarsezza di risorse e le follie del clima hanno spinto l’umanità a cercare una nuova casa tra le stelle. E Snowpiercer (2013) di Bong Joon-ho, fantasia distopica che dipinge una futura glaciazione causata da un tentativo di raffreddare il clima in extremis. Cibo per la mente, film capaci di intrattenere e far riflettere allo stesso tempo. Ed è esattamente quello che dobbiamo fare come specie: riflettere per poi agire. Il tempo stringe.