È raro vedere Matt Dillon sorridere sul grande schermo
Non sempre, però, quei sorrisi svelano un personaggio dal cuore grande. Prendiamo ad esempio una delle immagini principali de La casa di Jack. Nel nuovo film di Lars Von Trier (attualmente nei cinema) vediamo Matt Dillon sorridere mentre guarda dritto nella macchina da presa. Un sorriso ingannevole, quello di un serial killer che si confessa per più di due ore allo spettatore.
“Ho dovuto esercitarmi per fare quel sorriso… perché è finto” – afferma l’attore quando lo incontriamo a Berlino, sul tappeto rosso del suo nuovo film. Una commedia drammatica per tutta la famiglia intitolata Un viaggio indimenticabile.
Stavolta il sorriso di Dillon è sincero
Sullo schermo lo vediamo ritrovare la gioia nel momento in cui tutti i suoi cari si riuniscono dopo un viaggio che li ha portati da Londra a Venezia. L’attore è il leader di una famiglia in crisi. Un uomo che cerca di prendersi cura del padre malato di Alzheimer (lo interpreta Nick Nolte). “È un ruolo totalmente diverso da quello de La casa di Jack. Sorrido ma questo è anche un film molto serio. Una storia che affronta il tema del morbo di Alzheimer e parla di come questa malattia può coinvolgere un’intera famiglia e non solo chi è malato”.
Matt Dillon, il buono
A 55 anni Dillon interpreta dunque il ruolo di un buono. Lui, “bad boy” di Hollywood che ha sempre preferito personaggi ribelli in film come Rusty il selvaggio, Drugstore Cowboy, o psicopatici come in Un bacio prima di morire. Lui che nella vita non si è mai sposato e non ha avuto figli adesso diventa un pater familias. “Non penso che i miei personaggi siano buoni o cattivi. Mi interessa scoprire da dove vengono e trovare l’umanità dentro di loro. È importante evitare di interpretare ruoli monodimensionali”.
Un viaggio indimenticabile vuole le lacrime dello spettatore e in qualche occasione inchioda perfino chi non piange mai al cinema. “Non ci sono tanti registi che fanno film sul tema dell’Alzheimer, ma è una cosa che accade improvvisamente nelle nostre vite”.
E’ importante dunque farsi un bel pianto quando si guarda un film? Risponde l’attore: “L’emozione è la cosa principale in un film. Una volta ero nella giuria del Festival del Cinema di Roma e sono rimasto sorpreso da come alcuni film mi abbiano colpito al cuore. E’ bellissimo quando il cinema ti dà qualcosa a cui pensare”.
Un viaggio indimenticabile è il secondo film europeo che Dillon gira nell’arco di un anno e mezzo: “Mi piace molto lavorare in Europa” – confessa l’attore, sfoderando il suo sorriso più sincero. “Sai perché? Perché qui si lavora meno ore. In America lavoriamo troppo!”.
Il film è distribuito nei cinema da Warner Bros.