Vostra figlia o figlio è nella fase ‘broncio perenne’, ovvero, l’adolescenza? Lasciare che dormano di più potrebbe essere la chiave per aiutarli in questo passaggio cruciale dell’esistenza. Secondo uno studio condotto dall’Università del Minnesota (fonte) molti dei problemi umorali dell’adolescente medio si potrebbero mitigare aumentando le ore di sonno.
L’importanza del sonno nell’adolescente
Non è la prima volta che una ricerca solleva il tema. Tanto che spesso si dibatte sull’opportunità di modificare l’orario scolastico per permettere ai giovanissimi di dormire un’ora in più la mattina. Gli autori dello studio, basato principalmente su un questionario, sembrano concordare. I teenager coinvolti hanno dichiarato di sentire meno forti sentimenti di preoccupazione, nervosismo, tensione, quando dormono più a lungo del solito. La ricerca è stata condotta su un campione di 2.100 studenti, a cui è stato chiesto di indicare gli orari di sonno-veglia. Dopodiché, sono stati rivolti loro quesiti relativi all’emotività. Soffermandosi in particolare su alcuni sintomi di depressione.
È emerso che c’è il 32% in meno di possibilità di provare emozioni negative nei ragazzi che dormono di più. In percentuali variabili, è risultato che gli adolescenti che dormono a lungo tendono ad avere meno preoccupazioni. Sono più ottimisti. Hanno più autostima.
Ma se questa vi sembra la ‘scoperta dell’acqua calda’ (in fondo, quando si ha sonno si è più nervosi, ad ogni età) ci sono numerosi altri studi che approfondiscono il tema del riposo nell’adolescenza. Confermando che i teenager hanno bisogno di dormire più degli adulti, per almeno 8-10 ore per notte. E se non riescono a farlo, il sonnellino pomeridiano può comunque aiutare. Il cervello degli adolescenti segue dei pattern particolari di sonno-veglia. Il loro orologio biologico è diverso da quello degli adulti: dormire meno di 8-10 ore li fa vivere in un eterno jet-lag. La mancanza di sonno, accentuata dall’avvento dei social media, è un pericolo che tutti gli esperti stanno sottolineando. Può influire sullo sviluppo cognitivo, indurre problemi di tipo comportamentale, umorale ed emotivo, depressioni, persino obesità.
