Lo stretching è la pratica di stiramento del corpo e dei muscoli che viene presentata come assolutamente necessaria prima dell’allenamento.
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Perché riscalda il corpo e lo prepara allo sforzo con meno traumi. Attenzione però. Questa regola aurea del fitness potrebbe rivelarsi non così esatta o efficace. Il Daily Mail ha infatti raccolto una serie di studi e di posizioni diverse sull’argomento.
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Stretching: i modi diversi di farlo bene o male
Per esempio il giornale cita uno studio del 2012 della Nottingham University. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Medicine And Science In Sports And Exercise. Lo studio ha scoperto che lo stretching di 45 secondi in una sola posizione non aveva nessun effetto positivo sulla performance sportiva. Certo, nemmeno produceva un effetto negativo ma non si assisteva insomma a nessun cambiamento radicale nell’allenamento.
Altro tema è il tipo di stretching da fare. Siamo abituati a vedere corridori che si tirano i muscoli ai lati del parco oppure si piegano fino a toccare con il mento il suolo. Bene, secondo un altro studio questo tipo di esercizi sarebbe superato in quanto a effetti positivi dal foam roller prima dell’allenamento.
Secondo uno studio cinese del 2017 pubblicato sul Journal Of Sport Rehabilitation, l’uso del rotolo prima e dopo l’allenamento sarebbe più efficace di un esercizio statico o dinamico.
Con il foam roller uno dei classici esercizi che stimola la circolazione è quello di sedersi su un tappetino e di lasciar scorrere il rotolo sotto le gambe dal ginocchio alle caviglie. Questo esercizio è consigliato dallo stesso Daily Mail che in una grafica mostra al lettore come portarlo a termine.
Infine l’articolo suggerisce come alcuni esperti indichino il migliore stretching sia proprio quello di cominciare con gli stessi esercizi dell’allenamento ma con un ritmo più lento. E poi, piano piano, accelerare fino a raggiungere la velocità di crociera.