Si chiama Ashitaba, o Angelica keiseki, ma anche ‘foglia del domani’ (tomorrow’s leaf), e forse vi sorprenderete di trovare numerosi articoli che parlano di lei anche se prima d’ora non l’avevate nemmeno sentita nominare. Una pubblicazione su Nature Communications ha infatti scatenato il dibattito e la necessità di approfondire la conoscenza su questa pianta di origine giapponese. Perché? Perché il suo estratto sarebbe capace di rallentare l’invecchiamento.
Ashitaba, perché è una pianta tanto speciale
Non esistono piante miracolose. Ma esistono specie capaci di incrementare la longevità delle cellule, e migliorarne il funzionamento. E questa pianta, impiegata dalla medicina tradizionale giapponese (come tonico, digestivo, diuretico) e tradizionalmente masticata dai Samurai, avrebbe esattamente queste capacità. Il composto naturale che si estrae dalle foglie di Ashitaba, hanno riscontrato i ricercatori dell’Università di Graz, contiene un flavonoide, chiamato 4,4′- dimetossicalcone, particolarmente efficace.
Questo composto identificato ha dimostrato di poter rallentare l’invecchiamento in lieviti, vermi, topi e cellule umane (in colture di laboratorio). Questo flavonoide sarebbe infatti in grado di stimolare il processo di riparazione e riciclo di alcuni componenti delle cellule. Al momento è presto per gridare ‘al miracolo’, specificano i ricercatori. Occorre infatti verificare che questa sostanza abbia gli effetti sopra descritti anche negli esseri umani.
Ma in generale sappiamo, grazie a numerosi studi, che i flavonoidi e i polifenoli sono alcuni tra i più efficaci antiossidanti. Capaci di ridurre il rischio di malattie, condizioni croniche, invecchiamento cutaneo. Si trovano in molti alimenti, specialmente la frutta e la verdura. Alcuni alimenti sono considerati particolarmente efficaci nel combattere i processi di invecchiamento. Come il melograno, per esempio. La vita media degli esseri umani si è evidentemente allungata, ma la missione della scienza, ora, è quella di arrivare alla terza, anzi quarta età, sani. È questa la nuova, vera sfida.