I lavori del futuro: quali sono e quali saranno? Su cosa bisogna puntare a livello di formazione per trovare impiego un domani?
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A chiederselo è una ricerca: “Il futuro delle competenze”. Lo studio è stato realizzato da Pearson in collaborazione con Nesta e Oxford Martin School. Sono tanti studiosi ed esperti che si interrogano infatti sull’aspetto che avranno le professioni di domani. Libri, saggi e pubblicazioni hanno al centro il mondo del lavoro e l’innovazione di cui probabilmente sarà presto investito.
I lavori del futuro: vince l’incertezza
Per 7 professioni su 10 c’è incertezza su cosa accadrà, ma lo studio suggerisce che la ridefinizione delle mansioni e il riaddestramento della forza lavoro potrebbe promuovere lo sviluppo di molte professioni.
Lo studio si è concentrato sugli scenari inglesi e americani.
Ha analizzato quali saranno i trend del mercato da qui ai prossimi dieci anni. Quali professioni cresceranno e quali subiranno una contrazione e, in parallelo, quali competenze professionali saranno più importanti in ottica occupazionale.
Con quali risultati?
Lavori del futuro, i dati ci dicono che:
Circa il 10% della forza lavoro si occupa oggi di attività che cresceranno. Mentre il 20% di attività verosimilmente andranno a ridursi. In settori quali istruzione, sanità e impiego pubblico si assisterà ad una considerevole crescita dell’occupazione. Mentre è poco probabile che occupazioni, pur a bassa specializzazione, in campi come l’edilizia e l’agricoltura, vadano incontro a un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Proprio su quest’ultima parte si gioca la partita.
Per quanto concerne le restanti attività lavorative – circa il 70% – semplicemente non sappiamo con certezza che cosa accadrà. Tuttavia, la ricerca sul futuro delle competenze suggerisce che la ridefinizione delle mansioni, unitamente alla formazione continua (reskilling) della forza lavoro, potrebbe promuovere la crescita di queste occupazioni.
Le abilità che saranno con molta probabilità più richieste in futuro saranno quelle che implicano spiccate competenze e abilità interpersonali, cognitive e di sistema. Quello che si ipotizza è che la futura forza lavoro avrà bisogno di una conoscenza molto più approfondita e ampia, e di competenze sempre più specializzate, perché necessarie ad occupazioni specifiche.
Il resto è ancora tutto da scrivere.
