È dedicata interamente alla fantasiosa iconografia delle giostre la mostra che aprirà i battenti il prossimo 23 marzo a Palazzo Roverella. Si tratta della rassegna Giostre! Storie, immagini, giochi che vuole suscitare nel pubblico un vero e proprio effetto-giostra. Una sorta di associazione tra il gioco più semplice e genuino che rimanda all’infanzia e la riflessione sulla vita, sul tempo che passa, sul mondo che gira, sul destino. Sfaccettata e divertente l’esposizione si svolge nel Polesine terra di giostre e giostrai per eccellenza. Qui, e in particolare nel territorio di Bergantino, vengono, realizzate giostre destinate ai parchi di divertimento.
Giostre! Storie, immagini, giochi: il percorso
Curato da Roberta Valtorta il percorso espositivo propone immagini di giostre grandi e piccole, raffigurate in fotografia. Ma non solo. In mostra le giostre vengono rappresentate anche in pittura, grafica, nei numerosissimi giocattoli, nei modellini, fino ai carillon. Nel percorso espositivo trovano spazio anche “pezzi” di antiche giostre come organi e cavalli di legno. La struttura della giostra è stata infatti ampiamente rappresentata in mille forme di straordinari giocattoli meccanici per bambini e per adulti. È il caso di giocattoli dalle forme articolate e varie, talvolta carillon, talvolta orologi e soprammobili, divenuti nel tempo oggetto di collezionismo.
I fotografi in mostra
Le fotografie in mostra comprendono gli scatti di più di sessanta importanti fotografi dall’Ottocento a oggi. Tra questi, le immagini ottocentesche di Celestino Degoix e di Arnoux, quelle della Parigi dell’inizio del Novecento di Eugène Atget e dei Frères Seeberger. Non mancano le fotografie degli anni Quaranta-Sessanta di Henri Cartier Bresson, Mario Cattaneo, Cesare Colombo, Bruce Davidson, Robert Doisneau. Presenti anche Eliot Erwitt, Izis, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Willy Ronis, Lamberto Vitali, David Seymour. L’epoca contemporanea è rappresentata dalle immagini di Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, John Batho, René Burri, Stefano Cerio. E poi ancora Raymond Depardon, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Jitka Hanzlovà, Guy Le Querrec, Raffaela Mariniello, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino e Ferdinando Scianna.
Da non perdere
Ricordiamo che la mostra è arricchita da una selezione di importanti opere pittoriche e da manifesti di fiere di paese e sagre popolari curata da Mario Finazzi. Importante l’installazione dell’artista contemporanea Stephen Wilks “Donkey Roundabout”. Ma anche il film di Adriano Sforza “Jodi delle giostre”, vincitore del David di Donatello 2011.