METTERE ORDINE IN CASA
I lavori domestici più semplici spesso sono i più noiosi e mettere ordine in casa può diventare una condanna. Ecco perché molte persone tendono a rimandare all’infinito queste incombenze. Ci sono cose lasciate fuori posto per giorni, mesi ed anni. Che restano lì a creare confusione, disordine e sporcizia. Senza contare gli oggetti inutili di cui non riusciamo a liberarci: sono proprio questi i principali responsabili del disordine.
LE SCUSE PER NON METTERE ORDINE
Gli esperti di decluttering non hanno dubbi che la resistenza a mettere in ordine derivi in primis da un ostacolo mentale. Vicky Silverthorn, organizzatore professionista e fondatore di You Need spiega meglio la questione. “Occorre apportare minuscole modifiche al modo in cui vediamo il compito di organizzare e mettere ordine nelle nostre case.” Ha dichiarato l’esperta in un’intervista al sito goodhousekeeping.com. “Lo trasformerà da un temuto lavoro che ci carica di stress ad un compito gestibile che è sicuramente fattibile”.
SUPERARE GLI OSTACOLI MENTALI AL DECLUTTERING
Ci sono ostacoli mentali molto comuni contro cui le persone tendono a scontrarsi quando devono mettere ordine. Vediamo quali sono e come superarli.
“Potrei averne bisogno un giorno.” E’ una delle frasi più usate per non liberarsi di un oggetto inutile che è lì da anni a creare disordine. Niente di più falso. Se avessimo avuto veramente bisogno di quell’oggetto, l’avremo usato più spesso. Pensate invece al beneficio ricavato dallo spazio liberato.
“E’ stato un regalo” o “Apparteneva a qualcuno che è morto” sono altre scuse tipiche. Se un oggetto che non usiamo ci è stato regalato non significa che debba essere mantenuto. Un regalo inutilizzato seduto tristemente nella parte posteriore di un armadio non è la soluzione. Potremo portarlo ad un negozio di beneficenza o regalarlo a qualcuno che lo userà. Lo stesso discorso vale per un oggetto appartenuto ad una persona cara che non c’è più. Meglio che sia goduto da qualcuno che lo ama, anziché stare in casa nostra senza essere apprezzato.
ALTRE SCUSE TIPICHE
Spesso non ci si sbarazza dei vestiti che non si usa credendo che torneranno di moda. Ebbene, questo discorso può essere sensato, ma non per più di uno o due capi. Che sono comunque da conservare in uno spazio diverso dal nostro guardaroba quotidiano. Magari in una scatola, come facciamo per il cambio stagione.
Da ultimo, segnaliamo la scusa più frequente per chi rimanda in continuazione il decluttering. “Ho iniziato ma poi ho smesso perché annoiato o stanco.” Ebbene, il consiglio degli esperti è di cominciare con una piccola area come un cassetto o armadio/scaffale. Fermarsi poi una volta completata quell’area.