Il Monferrato è uno scrigno di autentici tesori, e tra questi si situa Canelli, in provincia di Asti. Si tratta della città principale dei 52 comuni del Moscato. La sua fama, infatti, è legata all’industria del Moscato d’Asti e dello Spumante d’Asti che ha avuto il suo maggior sviluppo nel XIX secolo. Canelli viene definita una vera e propria città del vino e considerata una delle capitali mondiali del settore con le sue 524 aziende vitivinicole. E’ qui che è nato il primo spumante italiano, lavorato a mano e lasciato riposare almeno tre anni nelle cantine storiche. Cantine che sono conosciute come Cattedrali Sotterranee, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Canelli, come è nato il vino frizzante
All’inizio dell’Ottocento in Francia era diffusa la moda di bere vini frizzanti e dolci. Soprattutto in quella zona denominata Champagne dove venivano prodotti vini spumantizzati all’interno di monasteri ed abbazie. Con il passare del tempo la moda arrivò in Italia. Interessando sopratutto i produttore piemontesi. Che volevano essere al pari dei loro colleghi d’oltralpe in quanto a produzione di vini frizzanti. Ecco che proprio in Piemonte ci fu un notevole sviluppo delle tecnologie vinicole da cui scaturirono prodotti celebri come gli spumanti canellesi. E, sopratutto nella zona di Canelli, l’esplosione di opifici e cantine con moderne strutture industriali. Fra i capostipiti delle dinastie dello Spumante si annoverano i nomi canellesi di Martini, Gancia, Cinzano, Cora, Bosca, Contratto.
Canelli tra Cattedrali sotterranee e la Via degli Innamorati
La caratteristica più originale della città sono le Cattedrali Sotterranee, ovvero chilometri di grandi ambienti sotterranei scavati direttamente nel tufo delle colline tra il XVI ed il XIX secolo. In questi luoghi, da secoli, vengono custoditi vini e spumanti. Che trovano qui l’ambiente ideale per temperatura e umidità. Una vera e propria città nel sottosuolo che ha recentemente aperto le porte ai visitatori e attira ogni anno migliaia di turisti e appassionati.
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Ma oltre alla visita delle cantine Canelli annovera tra i suoi percorsi anche la Via degli Innamorati. Si tratta di un sentiero romantico ispirato ai fidanzatini di Peynet, il celebre illustratore francese creatore dei personaggi degli Innamorati. E che proprio a Canelli aveva disegnato una storica piastrella a loro dedicata.
Il nuovo itinerario dedicato agli innamorati si sviluppa lungo la storica via acciottolata della Sternìa, ed ospita le prime opere d’arte realizzate appositamente dai migliori artisti locali. Una mostra a cielo aperto dall’atmosfera romantica che accompagna tutti gli innamorati fino alla cima della collina al Belvedere Unesco, da cui ammirare il panorama di Canelli e il paesaggio circostante. Niente di meglio, dunque, che brindare a San Valentino nella meravigliosa cornice della Città del Vino.