Il pesce è buono, leggero e fa bene. Lo sanno quasi tutti, eppure solo in pochi ne mangiano la giusta quantità. A rivelarlo è una recente ricerca del Norwegian Seafood Council, la più grande al mondo dedicata al consumo di prodotti ittici. Lo studio, effettuato su un campione di 30.000 consumatori su 21 differenti mercati, ha evidenziato una diffusa tendenza ad inserire troppo poco pesce nella propria dieta.
Gli esperti, infatti, come suggerisce uno studio pubblicato dalla Commissione EAT-Lancet per l’alimentazione, il pianeta e la salute, ritengono fondamentale, per la salute di un individuo, seguire un regime alimentare sano. Che, oltre ad abbondare di frutta e verdura, dovrebbe prevedere di mangiare pesce in maggiore quantità, fino a 200 grammi a settimana. Meglio, dunque, ridurre il consumo di carne rossa, ad esempio, prediligendo, invece, quello di prodotti ittici. In base alla ricerca effettuata dal Norwegian Seafood Council, però, solo in pochi lo fanno.
I giovani mangiano troppo poco pesce
Per molti consumatori il pesce costituisce soltanto una piccola percentuale della dieta settimanale. Basti pensare che i risultati dello studio rivelano che soltanto il 51% degli intervistati mangia pesce due o più volte la settimana. E la situazione non migliora se si considera chi lo consuma una sola volta alla settimana. In questo caso la percentuale sale soltanto fino al 70%. Tra i giovani, poi, la tendenza si rivela ancora più evidente. Soltanto il 49% degli intervistati tra i 18 e i 34 anni consumano pesce due o più volte a settimana. I giovani italiani non appaiono tra i consumatori più virtuosi. Soltanto il 43%, infatti, fa almeno due pasti a base di pesce la settimana.
Mangiare pesce dovrebbe essere, invece, una buona regola. I prodotti ittici sono buoni e, soprattutto, salutari. Garantiscono un elevato apporto di proteine, vitamine, sali minerali ed acidi grassi omega3. Contribuiscono a ridurre il colesterolo e l’ipertensione. Aiutano la memoria ed il sistema immunitario e, grazie all’elevato apporto di vitamina D e calcio, contribuiscono alla salute di denti ed ossa. Aiutano a migliorare la vita di coppia. Consumati in gravidanza, inoltre, contribuiscono ad un corretto sviluppo del cervello e del sistema nervoso del feto.