In qualsiasi ufficio, casa o altro spazio condiviso, c’è quasi sempre qualcuno che sente più freddo o più caldo rispetto agli altri. Come regolare la temperatura? Ognuno ne ha una ideale, diversa in qualsiasi momento. I fattori sono tanti: età, sesso, livello di attività fisica, indumenti, stress.
Queste variabili sono considerate statiche nel tempo nelle attuali linee guida del settore per il riscaldamento e il raffreddamento, che raccomandano un intervallo tra 20 e 24 gradi in inverno e tra 24 e 27 in estate. Sono state condotte delle ricerche, come quella riportata da Business Insider. L’obiettivo? Capire come regolare la temperatura.
Temperatura, il feedback dalle persone
Alcuni ricercatori hanno proposto di chiedere ad alcuni impiegati di votare su quale dovesse essere la temperatura. Un algoritmo ha quindi analizzato la risposta dei gruppi. Calcolando poi una temperatura stimata per essere la più accettabile per la maggior parte delle persone. Questo metodo ha due limiti. Per funzionare al meglio, richiede un input pressoché costante da parte dei lavoratori. Inoltre, non tiene conto del modo in cui i corpi delle persone sperimentano la temperatura, che è strettamente legata a quanto freddo o caldo preferiscono che sia il loro ambiente.
Monitoraggio della temperatura da remoto
In precedenti ricerche, sono stati collocati più sensori di temperatura in un ufficio, combinando i dati con le informazioni ottenute da braccialetti speciali. Percepivano la temperatura della pelle e le frequenze cardiache di chi li indossava. Si è scoperto che questi dati rendevano l’algoritmo più accurato nel calcolare la temperatura della stanza.
Il nuovo obiettivo è quindi quello di eliminare braccialetti e app, troppo invasive. Come sostituirli? Usando solo il rilevamento a distanza della temperatura della pelle delle persone per misurare quanto siano a loro agio. Come farlo? Con telecamere, termocamere, sensori di distanza e scanner che si concentrino sui volti e misurino la temperatura della pelle.
Questo metodo è più efficace negli spazi a più posti, come uffici open space, sale riunioni e teatri. Può tenere conto delle differenze di temperatura tra persone in diverse aree di una stanza, sia che siano in piedi, sedute o in movimento. E può adattarsi immediatamente, senza richiedere un feedback umano attivo.