C’è chi dice no allo sfruttamento degli animali e predilige un’alimentazione vegetariana/vegana. C’è però anche chi decide di avvicinarsi a questo regime, soprattutto per motivi salutistici, senza però abbandonare definitivamente il consumo di carne e di altri prodotti di origine animale. Parliamo in tal caso della dieta flexitariana che, come lascia intendere il nome, è piuttosto flessibile in quanto strizza sì l’occhio alla dieta vegetariana ma senza troppe restrizioni. Permette infatti il consumo di proteine animali (anche se in quantità ridotte) prediligendo però pasti a base di frutta, verdura e cereali.
Dieta flexitariana, conosciamola
Ebbene sì, per molti fare il grande salto e passare al vegetarianismo o al veganismo è troppo impegnativo. Richiede un grande sacrificio. E’ un cambiamento che stravolge il proprio stile di vita, e non solo in cucina. Anche dal punto di vista sociale. Nonostante siano sempre più i marchi presenti nei supermercati così come i ristoranti con un menu ad hoc, quando ci si deve mettere in tavola si ci ritrova spesso davanti a una scelta limitata. Essere flexitariano permette invece di sentirsi a posto con la coscienza e, allo stesso tempo, di mangiare in modo sano e variegato.
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“Questo regime alimentare è molto meno rigido e spesso più semplice da seguire rispetto a una dieta vegana” – ha dichiarato la nutrizionista Charlotte De Curtis a Metro.co.uk. “. La tipica dieta dei Paesi occidentali comprende carne rossa, formaggi, dolcificanti artificiali e cibi raffinati con una minima componente vegetale. La dieta flexitariana, considerando che prevede un aumento del consumo di micronutrienti (vitamine e sali minerali), apporta numerosi benefici alla salute.”
Aprirsi a nuovi sapori è un buon passo avanti
Come avvicinarsi a questo regime alimentare? Bisogna sperimentare. Giocare con frutta e verdura permette di imparare nuove ricette. E perché no, al fine di rendere il tutto più appetitoso, è possibile abbondare con l’uso di erbe aromatiche.
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Carne rossa, i benefici
Anche il nutrizionista flexitariano Rhiannon Lambert concorda sul fatto che ci siano dei benefici quando si riduce il consumo di carne. A suo avviso però è solo la carne lavorata che bisognerebbe limitare. “Nel 2013 è stata diffusa la notizia che la carne lavorata potesse aumentare il rischio di morte. Nessun effetto, invece, è stato riscontrato per le carni rosse non trasformate” – spiega Rhiannon. “La carne rossa non elaborata e correttamente cotta è in realtà molto salutare. È ricca di vitamine, minerali, antiossidanti, proteine e grassi sani che hanno effetti benefici sulla nostra salute.”