Da poco terminata Vicenzaoro January, l’edizione invernale della grande fiera dedicata alla gioielleria, si tirano le somme su quali sono i trend più forti dell’anno (ve ne abbiamo parlato qui), ma anche su cosa si prevede vorrà il consumatore luxury nel 2020. Le previsioni sono state tracciate da Italia Exhibition Group attraverso TRENDVISION Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Vicenzaoro.
[amazon_link asins=’B073WGDX7B’ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’60019f3b-05ac-4954-befd-dbb4e8403624′]
In generale, diminuiscono le distinzioni di genere e aumenta l’accettazione verso quelle che anacronisticamente venivano considerate delle ‘vulnerabilità’. Aumenta anche la spiritualità individuale, e il nomadismo culturale. Quasi in opposizione alla digitalizzazione, all’indigestione di web e affini, torna la voglia di comunicare, esistere, portare addosso i simboli dei mondi a cui si appartiene. Ancora, i materiali stanno diventando sempre più sostenibili. I brand attenti, la comunicazione più trasparente. Il consumatore sta cambiando atteggiamento nei confronti di ciò che acquista. Paola De Luca, Direttore Creativo e Co-fondatore di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, ha illustrato i 5 profili del consumatore 2020.
[amazon_link asins=’B017J24PMA’ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’185dfa63-375a-4517-9957-117df1293b6e’]
Il consumatore che verrà
The intellectual rebel. È una persona in fuga dallo stress quotidiano e dalle tecnologie. Cerca una vita appagante, piacevole, creativa. Infrange le regole e valorizza la propria unicità. Nel gioiello cerca geometrie, asimmetrie e reinterpreta il gusto retrò.
The spiritualist. La tradizione delle culture lontane lo attrae. È incline a costruire una propria spiritualità praticando la pazienza, la gentilezza, l’umiltà. Nei gioielli è presente il simbolismo, la natura oscura e una tendenza al misticismo.
The dualistic traveler. Ama la natura, è attratto dalla varietà umana, è aperto agli stili, flessibile, accogliente, esploratore. Il passato lo affascina e da lì recupera gemme, camei e monete.
The phygital. C’è anche il consumatore costantemente connesso, che anela all’abbattimento del confine tra digitale e fisico. È creativo, innovativo, sperimentatore. Ama i colori fosforescenti, i metalli variopinti e i materiali innovativi.
The disruptive. Supera l’identità di genere e rivendica una nuova autonomia dai canoni tradizionali. È in contatto con le proprie emozioni e vulnerabilità. Il consumatore no gender recupera i segni tribali e le texture naturali.
[amazon_link asins=’B01N0UOCI7′ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4dabedd0-0d9f-45a9-b559-476ca916cf69′]