Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha usato nomignoli affettuosi per chiamare il proprio partner. A quanto pare quest’abitudine aiuterebbe a rendere più forte e intima la propria relazione. A svelarlo è stato un sondaggio condotto da Superdrug Online Doctor su 1.026 adulti (età 20-71 anni) in coppia da almeno un mese. La loro provenienza? Il 49% erano europei mentre il 51% americani.
Nomignoli affettuosi, uomini vs donne
Cosa è emerso? Quasi 3 europei su 4, nonché l’87% degli americani, hanno affermato di utilizzare regolarmente nomignoli affettuosi. Un’usanza più comune tra gli uomini (85%) che tra le donne (76%). Soprattutto in camera da letto. Il motivo? Lo considerano gratificante. Rappresenta infatti una sorta di segreto che solo i diretti interessati conoscono. A quanto pare funziona. Ad aumentare, infatti, è stato il livello di soddisfazione della relazione tanto nelle coppie americane (16%) quanto in quelle europee (9%).
[amazon_link asins=’B01HF5TD2S’ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’583ed67b-bf2d-41e2-bf83-c48d3c8103f0′]
“Nelle giuste circostanze, quest’abitudine non è solo un modo carino per attirare l’attenzione del partner. E’ infatti un segnale importante che avvisa che si è giunti a un livello di confidenza e complicità tale da poter utilizzare un linguaggio di questo tipo” – scrive il team di Superdrug. Se si vuole andare sul sicuro meglio ricorrere ai classici “tesoro”, “bellezza” e “dolcezza”.
[amazon_link asins=’B00JG02EGS’ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’16a37e7c-2516-4cb3-a5ec-549d873520ac’]
Soprannomi? Mai usare lo stesso dell’ex
Attenzione però, sarebbe opportuno evitare di ricorrere allo stesso nickname utilizzato nella precedente relazione. Uomini (44%) e donne e (36%) hanno però ammesso di riutilizzare gli stessi soprannomi scelti in precedenza per il/la proprio/a ex. Al fine di godere dei benefici effetti di questo ‘giochino’, sarebbe opportuno puntare all’originalità. Ergo attribuire nomi diversi a ogni partner.
[amazon_link asins=’B01MTAS2FD’ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’be36039e-03cd-49ad-ac12-4935435e6ce7′]
In realtà, stando a quanto riporta l’Independent, già in precedenza uno studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationss, nel 1993, aveva evidenziato che ricorrere a nomignoli amorosi fosse un ottimo escamotage per aumentare la connessione emotiva con il partner.
Coloro che erano soliti chiamarsi in maniera affettuosa, infatti, erano generalmente più felici rispetto a chi, invece, non lo faceva. Tuttavia quest’abitudine è venuta meno con il passare del tempo e con il consolidarsi della relazione.
L’anello giusto per il sì più importante della vita, i modelli da non perdere