È una pianta ornamentale che associamo soprattutto al periodo delle feste, perché legata a tantissime tradizioni. Eppure il vischio è ben più del rametto sotto il quale baciarsi per buon auspicio. Ci sono studi che riguardano le sue proprietà medicamentose, e l’erboristeria già ne sfrutta alcuni principi da secoli. Conosciamoli.
Le proprietà del vischio
Il Daily Mail riporta che uno studio condotto dalla Catholic University of Korea lo ha collegato ad effetti benefici sull’endometriosi, patologia che colpisce molte donne nel mondo. Altre ricerche stanno approfondendo i suoi aspetti antitumorali, riporta The Times. Il tema delle proprietà anti-cancro del vischio è ampiamente dibattuto in ambito scientifico. Ma senza avventurarci in premature ‘conquiste’ cliniche, limitiamoci a considerare gli aspetti erboristici più blandi per i quali riveste un ruolo di rilievo.
Il vischio è considerato una pianta officinale legata soprattutto alla cura dell’ipertensione. Sembra infatti essere utile nel regolare la pressione arteriosa, migliorare l’irrorazione dei vasi sanguigni, e in particolare incrementare il flusso di sangue verso cuore e cervello. Può essere dunque un alleato nelle cure delle patologie legate alla circolazione. Tra le altre proprietà del vischio, si annovera un effetto sedativo su dolori di stomaco, e in generale un’efficace azione calmante e antistress. C’è chi lo utilizza per lenire i dolori mestruali e per normalizzare cicli troppo abbondanti o irregolari. Ancora, sembra avere un’efficace azione sui dolori reumatici e l’artrosi. In particolare per queste ragioni è impiegato da secoli nella medicina tradizionale cinese.
Solitamente lo si trova sotto forma di tisane, ottenute sia dalle bacche che dai semi. Tuttavia, essendo una pianta potenzialmente tossica (il suo estratto concentrato in particolare lo è) occorre rivolgersi sempre ad esperti e specialisti. Non assumente mai il vischio con il fai da te. In ogni caso prima di assumere preparazioni a base di vischio è bene consultare il proprio medico.
