Litigare davanti ai figli può essere istruttivo e non negativo; al contrario del pensiero comune.
LEGGI ANCHE: ESSERE ORDINATI FA VIVERE DI PIU’
LEGGI ANCHE: COSA VEDERE A NATALE SU SKY
Discutere, mostrando in questo modo le emozioni negative che fanno parte della vita (rabbia, dolore, sfiducia), può diventare un comportamento educativo per i più piccoli. Infatti secondo una ricerca del Daily Mail, litigare davanti ai bimbi li aiuta nella comprensione delle emozioni e nella relazione con i genitori.
Litigare davanti ai figli: può essere istruttivo
Uno studio prova infatti a contrastare la credenza secondo la quale litigare davanti ai figli sarebbe sempre un’abitudine sbagliata. Al contrario non mostrare le emozioni porterebbe i figli a essere meno positivi e reattivi verso i genitori.
La ricerca in questione è stata condotta dalla professoressa Sara Waters della Washington State University. ‘Abbiamo voluto studiare come sopprimere le emozioni cambia il modo in cui i parenti e i figli interagiscono’.
La ricerca è stata pubblicata sul giornale Emotions. I ricercatori hanno scoperto che la soppressione delle emozioni fa male alla crescita dei figli.
Al contrario mostrare ai bambini tutto il procedimento – dalla lite alla risoluzione della lite – insegna ai piccoli come gestire le emozioni. In questo senso questo processo può renderli più empatici nei confronti dei genitori. Oltre che più solidi dal punto di vista della crescita personale.
Anche in Italia il dibattito è molto aperto. In realtà va valutato anche come le liti violente, con offese e gesti violenti non solo verbali, possano avere un impatto negativo sui figli.
Ma qui parliamo di litigi tra persone adulte e civili e non di guerre genitoriali accese. In questo senso quindi far conoscere ai piccoli rabbia e risentimento – nei livelli di guardia – può essere un’esperienza molto positiva. Certo tutto deve partire dal dialogo con i bambini e dall’interazione con loro per non etichettarli come semplici spettatori ma come parte attiva della famiglia.