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Arance spremute a volontà per ricordare meglio

Secondo uno studio dell’Università di Harvard mangiare verdure e bere il succo delle arance spremute aiuta a mantenere una buona memoria

arance spremute
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Che frutta e verdura facciano bene è cosa nota e risaputa. Una recente ricerca, però, ha dimostrato che tra le loro numerose virtù c’è anche quella di aiutare la memoria. Proprio così. Consumare verdure a foglia verde, bacche e arance aiuterebbe a mantenere una buona memoria nel tempo. E questo vale anche per il succo d’arancia sul quale si è maggiormente concentrata l’analisi dei risultati della ricerca. Tanto criticata per il basso contenuto di fibre e l’elevato apporto zuccherino, la spremuta sembra essersi rivelata, in realtà, un vero e proprio elisir. Perché non provare, dunque, ad aumentare il consumo di arance spremute nella propria dieta? In fondo sono davvero deliziose e completamente naturali. A differenza di tante altre bevande di cui il nostro organismo farebbe volentieri a meno.

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Le arance spremute aiutano la memoria

Lo studio dell’Università di Harvard che ha individuato una correlazione tra la conservazione di una buona memoria nel tempo ed il consumo di frutta e verdura si è svolto in un arco di ben 20 anni, durante i quali sono state monitorate le abitudini alimentari di oltre 25.000 uomini in salute dell’età media di 51 anni. I soggetti che hanno partecipato alla ricerca sono stati suddivisi in diversi gruppi in base alla quantità di frutta e verdura consumate. Con un questionario quadriennale i ricercatori hanno verificato il numero di porzioni di frutta, verdure e altri alimenti che ognuno era solito mangiare. I partecipanti, inoltre, almeno quattro anni prima della fine dello studio, sono stati sottoposti a test della memoria e del pensiero. I risultati hanno dimostrato che il gruppo dei consumatori più assidui di frutta e verdura mostravano una memoria più vivida.

Tradotto in percentuale, chi segue una dieta ricca di alimenti di origine vegetale ha il 34% di probabilità in meno di sviluppare problemi legati alla memoria. Ma lo studio si è concentrato, in particolare, sugli effetti del consumo del succo di arancia. E i risultati si sono rivelati altrettanto interessanti. Il 6,9% degli assidui consumatori di arance spremute ha, infatti, sviluppato problemi della memoria. Tra chi, invece, beveva raramente succo d’arancia la percentuale aumentava fino al 8,4.  Ma non è finita. L’elevato consumo di frutta e verdura in una sola fase della vita apporta benefici anche sui lunghi tempi. Alcuni soggetti che ne consumavano in abbondanza all’inizio della ricerca, ne hanno ridotto il consumo nel corso degli anni. A distanza di 20 anni, però, hanno dimostrato di avere minore probabilità di sviluppare problemi di memoria. Proprio come quelli che hanno consumato molta verdura per tutta la durata dello studio.

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