Spesso si tende a pensare che alcuni alimenti, specialmente le verdure, debbano essere mangiati crudi affinché conservino tutte le loro proprietà nutritive. Sebbene questo sia, spesso, vero, ci sono alcuni casi in cui, invece, dare una sbollentata alle proprie verdure risulta più salutare. Non sempre, infatti, le verdure cotte si rivelano più povere rispetto a quelle crude. E, talvolta, la cottura può rendere più agevole la digestione. E persino evitare che vengano introdotte nell’organismo sostanze potenzialmente nocive. Buisness Insider ha consultato la dietista Bonnie Taub-Dix. Ed ha scoperto che, effettivamente, alcuni alimenti di origine vegetale risultano più salutari da cotti.
Verdure cotte, quali fanno meglio
Nella nostra cucina molte ricette prevedono la cottura delle verdure. Ma spesso ci si sforza anche di mangiarne anche crude pensando che possano essere più nutrienti. Non sempre la cottura corrompe le proprietà delle verdura. Anzi, tavolta, cuocerle non si rivela affatto una cattiva abitudine. Come nel caso delle crucifere, ad esempio. Cuocere broccoli, cavolfiori e cavoli li aiuta a liberare l’indolo, un composto organico in grado di combattere le cellule precancerose. Oltre a renderli più digeribili. Il cavolo, inoltre, consumato crudo potrebbe avere alcuni effetti sulla tiroide. In particolare inibirebbe la sintesi degli ormoni. La dietista assicura, però, che per avere ripercussioni serie sulla tiroide bisognerebbe consumare una grande quantità di cavolo crudo.
Anche i cavoletti di Bruxelles andrebbero sempre cotti. Crudi, infatti, possono causare gonfiore e gas. Allo stesso modo anche i fagioli, che non sono in realtà verdure ma legumi, necessitano di cottura. Consumandoli crudi, infatti, ci si espone all’assunzione di emoagglutinina che può causare disturbi gastrointestinali.
Cotte o crude? Quando variare fa bene
Se alcune verdure cotte risultano più salutari di quelle crude, ce ne sono altre che possono apportare benefici in entrambi i modi. Variare le ricette, dunque, oltre ad essere piacevole per il palato può rivelarsi una buona abitudine anche per la salute. Con i pomodori, ad esempio, si può andare sul sicuro. Mangiati crudi sono un vero concentrato di proprietà benefiche. Ma anche cotti possono apportare notevoli benefici. Come quello di rilasciare una maggiore quantità di licopene, una sostanza antiossidante considerata anticancerogena. E questo vale anche per quelli confezionati, come passate e pelati. La cottura, inoltre, attaccando le pareti cellulari più dure della pianta, rende più agevole l’assorbimento dei nutrienti.
Anche i peperoni sono un’importante fonte di licopene. Per questo con una leggera cottura possono rivelarsi particolarmente salutari. Occorre soltanto fare attenzione a non cuocerli troppo. A temperature elevate, infatti, la vitamina C si distrugge con facilità. Anche le carote, infine, consentono di variare molteplici ricette. Sia cotte che crude, apportando numerosi benefici all’organismo. Cuocere le carote, infatti, favorisce il rilascio dei carotenoidi, antiossidanti che contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie.