Una volta rientrati a casa, dopo una dura giornata di lavoro, finalmente ci si rilassa. C’è chi si concede un bagno caldo e chi, invece, si accomoda sul divano davanti a un buon bicchiere di vino e qualche stuzzichino. E’ davvero sbagliato prendere quest’abitudine? Stando a quanto si legge sul Daily Mail, il tardo pomeriggio, così come la prima parte della serata, sarebbero i momenti in cui il metabolismo è più attivo. Si bruciano cinque calorie in più all’ora. O circa mezzo grammo di grasso. Insomma in totale il 10% di calorie in più rispetto al mattino. Ad affermarlo sono stati i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School.
Metabolismo, al pomeriggio e alla sera è più attivo
Al fine di giungere a questa conclusione, gli studiosi hanno deciso di condurre un test chiamando in causa 10 volontari. Li hanno invitati a trascorrere 37 giorni in laboratorio tenendoli lontani da orologi, finestre e telefoni. Durante le prove, ad alcuni è stato chiesto di seguire una normale routine mentre, ad altri, di andare a letto circa tre/quattro ore più tardi ogni notte. L’obiettivo? Monitorare il loro metabolismo in ogni fase del ciclo circadiano.
La ricerca
La Dott.ssa Jeanne Duffy del Brigham and Women’s Hospital, coautrice dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo riscontrato nei soggetti esaminati che i loro tassi metabolici rimanevano invariati nel corso delle giornate e presentavano dei picchi di maggiore attività in determinate ore. Infatti, hanno bruciato la maggior parte delle calorie nel tardo pomeriggio. Così come nelle prime ore della sera. Meno durante la tarda notte. Ciò dimostra l’importanza di essere attivi quando la maggior parte delle calorie viene bruciata e dormire, invece, quando il tasso metabolico è più basso”.
Ha poi aggiunto: “Non è solo ciò che mangiamo ma quando mangiamo e riposiamo a determinare quanta energia bruciamo o immagazziniamo come grasso. La regolarità delle abitudini, come mangiare e dormire, è molto importante per la salute generale.”
A commentare la ricerca è stata anche la Dott.ssa Kirsi-Marja Zitting, autrice principale dello studio: “Siamo rimasti molto sorpresi dal fatto che, la stessa cosa, se fatta a una determinata ora del giorno (rispetto a un altro momento) comporti un consumo di calorie maggiore”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Current Biology.