Questo fine settimana non è importante solo per il Black Friday. Il 25 novembre ricorre infatti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita, per la prima volta, nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Una data non scelta a caso. Rimanda a quel fatidico 25 novembre 1960, giorno in cui le sorelle Mirabal, oppositrici del regime del dittatore dominicano Trujillo, vennero brutalmente assassinate. Oggi come ieri la violenza rappresenta una piaga sociale da estirpare. I dati parlano chiaro: secondo Action Aid, solo in Italia, una donna su tre è vittima di violenza. Che sia essa fisica o psicologica. Quando si parla di femminicidi l’indignazione non basta. Bisogna agire.
Femminicidi, è ora di mettere un punto
Sono tante infatti le iniziative volte a sensibilizzare i cittadini nella speranza di ridurre il numero delle vittime. A tendere una mano a tutte coloro che hanno voglia di mettere un punto al passato e ricominciare una nuova vita è, ad esempio, il Centro Antiviolenza Marie Anne Erize che, dal 2011, assicura sostegno, ascolto e il reinserimento lavorativo e sociale a tutte quelle donne che hanno subito una violenza.
Troppo spesso, infatti, fanno fatica a trovare un lavoro e condizioni di vita dignitose tanto per se stesse quanto per i loro figli. Perdono l’orientamento, la fiducia in se stesse e nelle istituzioni. Non sanno più a chi rivolgersi al fine di riprendere in mano le redini della loro vita e tornare a sentirsi libere.
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La speranza, come si dice, è l’ultima a morire. La loro rinascita è iniziata infatti grazie a dei laboratori di sartoria, un’attività i cui frutti sono stati mostrati durante la sfilata “Le Quattro Regine” che ha avuto luogo, lo scorso venerdì, presso l’Accademia L’Oréal di Roma.
A finire in passerella sono stati abiti da sposa, di ogni epoca, donati da donne il cui matrimonio, in molti casi, rappresentava un ricordo da cancellare. Dopo un accurato restauro, realizzato proprio dalle ospiti del centro, questi bellissimi vestiti sono tornati a vivere.
“Riprenditi la Bellezza”, è ora di tornare a sentirsi libere
Non solo ago e filo. La grande novità è infatti il programma di training intitolato “Riprenditi la Bellezza” messo a punto in collaborazione con Orazio Anelli, hairstylist romano partner di L’Oréal Professionnel. Per i prossimi 12 mesi, l’Orazio Anelli Academy ospiterà due delle ragazze della struttura. Permetterà loro di frequentare, gratuitamente, i corsi di formazione professionale per parrucchieri. Alla teoria, ovviamente, seguirà anche la pratica. Come? Attraverso uno stage formativo. Così facendo le allieve potranno acquisire le conoscenze indispensabili al fine di diventare delle vere professioniste.
“Tutto è creato in assoluta gratuità e facendo rete con altre realtà femminili” – ha dichiarato Stefania Catallo, Presidente del Centro Antiviolenza Marie Anne Erize. “Il nostro scopo è quello di restituire la bellezza della vita quotidiana a donne che purtroppo possono averne dubitato per colpa di terze persone. Ci proponiamo di insegnare loro un mestiere artigianale che possa dare nuovi stimoli creativi e, soprattutto, possa aiutarle ad inserirsi nel mondo del lavoro”- ha affermato Orazio Anelli.
A quanto pare, dunque, come scriveva Dostoevskij ne L’idiota, “La bellezza salverà il mondo”. O almeno potrebbe migliorare la condizione di tante donne pronte a iniziare un nuovo capitolo della loro vita. E porre, magari, un freno ai femminicidi.