L’INGREDIENTE DEL RISOTTO CON SEMUDA – La zucca, ortaggio autunnale per eccellenza, è ricca di vitamine A e C, sali minerali, calcio, sodio, fosforo e potassio. Ed è davvero poco calorico: 100 grammi di zucca gialla apportano soltanto 18 calorie. Questa proprietà lo rende perfetto nelle diete ipocaloriche e in quelle dei pazienti diabetici, grazie al bassissimo contenuto sia glucidico che lipidico, compensato da elevate percentuali di fibre, vitamine e Sali minerali.
LA RICETTA Risotto alla zucca con semuda e burro d’alpe e riduzione al Pietrerose
LA DIFFICOLTA’ media
INGREDIENTI PER 2 PERSONE – 120 g di riso carnaroli, 120 g di zucca d’inverno ben matura, 40 g di cipolla bianca. 40 g di burro d’alpe, 40 g di semuda stagionata grattugiata, 10 g di germogli di piselli, 20 g di zucchero di canna, 400 ml brodo di zucca. 50 ml di vino bianco, 300 ml di vino Pietrerose, 30 ml di olio extravergine d’oliva.
TEMPI DI PREPARAZIONE – 90 minuti
LO SVOLGIMENTO – Prendere la zucca, avvolgerla con la carta alluminio e cuocerla per 1 ora a 170° C al forno. Dopo aver pulito e tritato la cipolla, rosolarla in olio e aggiungere il riso. Tostare per alcuni minuti. Bagnare con il vino bianco e far evaporare, aggiungere a poco a poco il brodo e cominciare la cottura. Dopo i primi 5 minuti, inserire la zucca cotta in precedenza. Mescolare bene fino a ultimare la cottura. Togliere il riso dal fuoco, mantenendolo nella pentola, e mantecarlo con burro e formaggio grattugiato. Lasciare riposare un minuto prima di servire. Nel frattempo ridurre velocemente il vino con lo zucchero di canna.
Per la composizione del piatto. Disporre il riso al centro del piatto e decorare con la riduzione e i germogli.
PERCHE’ “PIATTO DEL BUON RICORDO”? I buoni sapori della Lombardia in un piatto. A partire dalla semuda, un formaggio della Provincia di Como ottenuto da latte crudo di vacca scremato, caglio (bovino e ovino) e sale. Mentre il Pietrerose è un rosso IGT che riporta alle province di Como e Lecco. Il burro d’Alpe, infine, racconta la tradizione montana della Lombardia dove è prodotto il semigrasso d’alpe.
La firma della ricetta
Nasce a Lecco il 27 agosto 1983, si diploma prima alla Scuola Alberghiera di Casargo, ottenendo nel 1999 il diploma con il massimo dei voti. Poi si iscriveall’Istituto Alberghiero di Ponte di Legno, nel 2000. Lavora come tirocinante e poi come chef-turnante al Grand Hotel Villa D’Este di Cernobbio, 5 stelle lusso, dal 1998 al 2004. Prezioso è l’aiuto che fornisce ai genitori, proprietari del ristorante Salice Blu di Bellagio sul lago di Como. Qui, già da ragazzino, comincia a rinnovare i piatti tipici, dando un’impronta creativa e innovativa alla presentazione.