Spesso, quando ci si prende cura della propria pelle, si fanno delle scelte poco responsabili. I criteri che guidano nella scelta di un prodotto non sono sempre quelli giusti. La qualità e il rispetto della propria salute devono venire prima di tutto. Come fare al fine di fare acquisti consapevoli? Se l’indecisione si palesa, basta fare tesoro dei consigli impartiti da Skineco, associazione internazionale di dermatologia ecologica che, a seguito della tavola rotonda, “Etica e sostenibilità della bellezza: inquinamento e dermocosmesi” ha messo a punto il decalogo del cosmetico consapevole e sostenibile. Cosa conta dunque quando giunge il momento di pensare alla propria beauty routine?
“Innanzitutto l’affinità con la pelle (dermo-compatibilità), ossia la compatibilità del prodotto con l’ecosistema cutaneo. E poi il rispetto per l’ambiente ovvero l’ecologicità, che riguarda tutta la filiera produttiva, dalla composizione al packaging al corretto smaltimento. Non dimentichiamo, infatti, che tutto ciò che ci spalmiamo addosso poi, attraverso l’acqua, va a finire nei fiumi e da lì nel mare, rischiando di inquinare interi ecosistemi” – ha spiegato la prof.ssa Pucci Romano, presidente Skineco.
Il decalogo del cosmetico di Skineco
Mai sottovalutare l’importanza della precauzione. È infatti opportuno leggere l’INCI sulla confezione, ossia la lista degli ingredienti contenuti, elencati in ordine di quantità dalla percentuale più elevata. “Bisogna controllare che tra i primi componenti dell’etichetta non figurino sostanze come siliconi e petrolati. Alcune di queste sostanze sono state catalogate come cancerogene di tipo 2. Non possono essere presenti nei cosmetici in una percentuale maggiore del 3%”.
Attenzione agli allergenizzanti
Occhio agli allergenizzanti. “Si tratta spesso di conservanti che vengono aggiunti ai solari, e in generale ai cosmetici, per impedirne l’inquinamento microbico. Eppure, mentre agiscono contro un ampio spettro di microrganismi, possono creare irritazioni, eczemi, prurito e dermatiti da contatto. Molti cosmetici contengono cessori di formaldeide, sostanze altamente allergizzanti e, ciò che è più grave, persino cancerogene. Eppure, secondo la normativa vigente, i cessori non sono solo ammessi ma, se contenuti in quantità inferiore allo 0,05%, possono persino non figurare nell’INCI poiché non c’è l’obbligo di segnalarne la presenza nel prodotto. Occorre perciò fare molta attenzione”.
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Da tenere d’occhio anche gli interferenti endocrini (EDC), presenti soprattutto nei filtri solari chimici. “Comprendono una vasta gamma di sostanze o miscele di sostanze che alterano il sistema endocrino, con conseguenze sulla salute di una persona o sulla sua progenie” – ha spiegato Annamaria Colao, professoressa di Endocrinologia presso l’Università Federico II di Napoli.
Prodotti naturali, come riconoscerli
Quando si parla di prodotti naturali, si rischia di andare in confusione: “Fatta eccezione per gli oli vegetali puri, il cosmetico 100% naturale non esiste, quindi non facciamoci condizionare dal marketing degli ecofurbetti”- ha affermato la Prof.ssa Romano. Lo stesso vale per quel che concerne il concetto di sostenibilità. “Un prodotto cosmetico è sostenibile quando crea valore reale per il consumatore, rinforza con l’uso l’autostima, non procura danni alla salute e/o all’ambiente, espone con chiarezza le sue caratteristiche e gli effetti desiderati. Non distorce la concorrenza con azioni commerciali scorrette e/o con pubblicità ingannevole. Inoltre, il principio di sostenibilità amplia e attualizza il principio di precauzione con maggiore efficacia poiché è più comprensibile e coinvolgente per i consumatori” – ha precisato Francesco Tamburella, responsabile di CONSUMER LAB.
App EcoBio Control
Al fine di rendere il tutto più semplice, oltre a consultare il decalogo del cosmetico, è possibile avvalersi dell’app gratuita, EcoBio Control, disponibile sia per iOS che per Android. A cosa serve? Cataloga oltre 17.000 sostanze ad uso cosmetico. Grazie a un semaforo rosso, giallo o verde, indica se una componente è più o meno rischiosa.