Avere le mani pulite è importante anche per proteggersi dall’influenza. Le persone anziane e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili a contrarre l’influenza e le loro malattie tendono ad essere più gravi. Come provare a porre rimedio? La migliore protezione è ovviamente il vaccino antinfluenzale. Ma anche acqua e sapone aiutano a scongiurare il pericolo.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) stimano che più di 900 mila americani siano stati in ospedale per colpa dell’influenza. Di questi, oltre 80 mila sarebbero morti.
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Mani pulite, come si diffonde il virus dell’influenza
Il virus dell’influenza si diffonde per goccioline tramite tosse, starnuti o un semplice dialogo con altre persone. Queste goccioline possono “atterrare” fino a 6 metri di distanza. Luoghi fortemente popolati, come scuole o aeroporti, aumentano la trasmissione. È anche possibile ammalarsi toccando oggetti (sedie, tavoli, maniglie dei bus) per poi strofinarsi magari naso e occhi. Ecco perché è fondamentale lavarsi sempre le mani.
Mani pulite, saponi normali e antibatterici
Ci sono due modi. Il primo diminuisce la biomassa complessiva dei microbi. Cioè, diminuisce la quantità di batteri virus e altri tipi di microrganismi. Possiamo farlo insaponando le mani e poi risciacquandole: il sapone infatti rimuove i microrganismi, accentuando le proprietà scivolose della nostra pelle. Gli studi hanno dimostrato che il lavaggio efficace con acqua e sapone riduce in modo significativo il carico batterico dei batteri che causano, per esempio, la diarrea.
Il secondo uccide i batteri. Come? Utilizzando prodotti con un agente antibatterico come cloro, perossidi, clorexidina. Infatti i saponi antibatterici sono più efficaci nel ridurre determinati batteri presenti sulle mani sporche rispetto ai normali saponi. Ma c’è un problema. Alcune cellule batteriche sulle nostre mani possono avere geni che consentono loro di resistere a un determinato agente antibatterico. Ciò significa che dopo che l’agente antibatterico uccide alcuni batteri, i ceppi resistenti che rimangono sulle mani possono comunque prosperare. Inoltre, i geni che hanno permesso ai batteri di resistere potrebbero passare ad altri batteri, causando ceppi più resistenti. Senza dimenticare che l’uso a lungo termine di alcuni prodotti antibatterici può danneggiare la salute.
Mani pulite, cosa fare
I CDC raccomandano di lavare le mani applicando sapone, strofinando quindi tra le dita, sul dorso e sul palmo. Questo per circa 30 secondi (il tempo medio, secondo alcuni studi, è di appena 6). Dopodiché, risciacquarle e asciugarle con della carta pulita.
Se sapone e acqua non sono disponibili, il CDC raccomanda l’uso di un disinfettante per le mani a base di alcool che contenga almeno il 60% di etanolo.