Avere una chioma bella e sana dipende da noi e non solo ed esclusivamente dal tocco magico del parrucchiere. Avere un cuoio capelluto sano è importante, permette infatti di scongiurare problemi di secchezza, prurito e/o forfora. Bisogna però tenere a mente che la natura del cuoio capelluto può variare a seconda dell’esposizione a fattori come sole o vento, del tasso di produzione di sebo e dall’eventuale presenza di forfora.
Cuoio capelluto sano: cosa fare
Stando a quanto riporta la rivista Marie Claire, il cuoio capelluto può essere “coperto” oppure “esposto” in base alla quantità di capelli che lo ricoprono. Di conseguenza, sarà più grasso nelle aree coperte e più secco nelle zone in cui i capelli sono radi.
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La velocità con cui il cuoio capelluto produce sebo è determinata dai nostri geni. Coloro che sono più produttivi sono più soggetti ad avere un cuoio capelluto “grasso”. In caso contrario, invece, si parla di un cuoio capelluto “normale”.
Che dire invece della forfora? Questo problema, che affligge fino al 50% della popolazione adulta, porta ad avere un cuoio capelluto secco e pruriginoso.
Quali sono le cause?
Spesso si pensa, erroneamente, che la forfora sia dovuta a un problema di (scarsa) igiene. In realtà la colpa è di un fungo chiamato Malassezia Globosa che si nutre del sebo prodotto dalla superficie del cuoio capelluto trasformandolo in acidi grassi. Alcuni di questi possono risultare irritanti e causare la desquamazione della pelle. Ciò spiega la comparsa di quelle fastidiose scaglie biancastre.
In realtà c’è da dire che il cuoio capelluto subisce, quotidianamente, aggressioni esterne: la sudorazione è considerata una delle cause principali della proliferazione della forfora. Così come l’inquinamento e il fumo di sigaretta.
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Pulizia prima di tutto
Al fine di avere un cuoio capelluto sano, è indispensabile eseguire una pulizia regolare avvalendosi di prodotti specifici. Come uno shampoo a base di zinco piritione che combatte lo sviluppo e l’azione dei micro-batteri che causano la forfora. Meglio evitare i prodotti contenenti silicone così come lo shampoo a secco.
Cibi da prediligere
Anche ciò che finisce nel nostro piatto ha la sua importanza. Sarebbe dunque opportuno favorire il consumo di cibi contenenti vitamina B6 (fegato e salmone), vitamina E (nocciole e mandorle) e vitamina A (uova, latticini etc.).