L’INGREDIENTE DEL FRICANDO’ DI VITELLO “MADE BY CESARINE” – Quella di vitello rientra nel gruppo delle carni bianche, ed è molto apprezzata sia a livello nutritivo che per apporto calorico. Si tratta di una carne ricca di proteine, definite “nobili”, che mantengono tonici i muscoli e apportano proteine e amminoacidi essenziali, ma con un apporto calorico relativamente basso. Infine rinnova i tessuti e contribuisce alla formazione degli anticorpi. Ed è facilmente digeribile. Nella carne di vitello, inoltre, sono presenti vitamine e minerali perfetti per il buon funzionamento del metabolismo, vitamina B12, importante per il sistema nervoso, ma anche ferro e antiossidanti.
LA RICETTA Fricandò di vitello
LA DIFFICOLTA’ media
INGREDIENTI PER 4 PERSONE – 1000 gr di noce di vitello, una carota grande, una cipolla grande. Un mazzetto di prezzemolo, 3 chiodi di garofano, un cucchiaio e mezzo di brodo. Un bicchiere di acqua calda, mezzo bicchiere di vino bianco secco. Pepe e olio di oliva.
TEMPI DI PREPARAZIONE: 140 minuti
LO SVOLGIMENTO – Pelate carota e cipolla, infilando poi i chiodi di garofano nella cipolla. Legate il prezzemolo a mazzetto con uno spago da cucina, lavatelo e asciugatelo poi leggermente. In una casseruola rosolate cipolla, olio e prezzemolo. Unite la carne facendola rosolare da tutti i lati, per poi pepare e aggiungere il vino bianco, il brodo e l’acqua. Coprire e fate cuocere a fuoco dolce per un’ora. Poi girate la carne e, se necessario, aggiungete un po’ di acqua calda. Proseguite la cottura per altri 45 minuti. Togliete la carne dalla casseruola, eliminate il filo dal prezzemolo e i chiodi di garofano. Passate, frullando, il sugo con le verdure. Tagliate la carne a fette e servitela con il sugo ben addensato.
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La firma della ricetta “made by Cesarine”
Il Fricandò di vitello, un secondo tipico della cucina lombarda, è della milanese Roberta, una delle 500 Cesarine italiane. Parliamo di cuoche che, per passione, offrono piatti regionali e ricette di una volta ad avventori di tutto il mondo. Fotografa di interni in pensione, Roberta ha sempre coltivato la passione per i fornelli tra le mura domestiche – con i suoi due figli e il marito – e con gli amici che l’hanno convinta, oramai 4 anni fa, a diventare cesarina. La sua missione, dice, è fare conoscere la cucina lombarda, quella “bianca”, ricca di latte e di burro, molto saporita, dal gusto semplice e attentissima alle materie prime, che devono rigorosamente provenire dalla zona padana limitrofa.