Quando si parla di diete e rischi/benefici per la salute, le novità sono all’ordine del giorno. Stando a quanto si legge sul Daily Mail, un nuovo interessante studio arriva dai ricercatori dell’Universitat Jaume I, guidati da Ana María Sánchez. Il loro lavoro, pubblicato sulla rivista Molecular Neurobiology, ha dimostrato gli effetti positivi di un ormone vegetale (acido abscissico) in grado di far regredire le alterazioni del cervello causate da diete ad alto contenuto di grassi.
Non solo. Anche da diabete di tipo 2, obesità e da uno stile di vita sedentario. “Abbiamo visto come l’acido abscissico sia in grado di contrastare gli effetti deleteri di una dieta ricca in grassi sul sistema nervoso centrale” – precisa la Sánchez.
Acido abscissico, i benefici
Al fine di giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno condotto un esperimento sui topi. Li hanno alimentati con una dieta ricca di grassi. La conseguenza? Hanno sviluppato un’infiammazione del sistema nervoso simile a quella che si verifica nell’Alzheimer. Questo regime alimentare, infatti, ha influenzato i livelli di insulina e l’espressione dei geni associati all’infiammazione del sistema nervoso.
Vai matto per l’hamburger? Ecco i migliori libri di ricette
I risultati rivelano inoltre che i roditori, a cui era stato somministrato anche dell’acido abscissico, avevano mostrato una riduzione di un recettore dell’insulina presente in una specifica regione del cervello, l’ippocampo, che gestisce le emozioni, i sentimenti e, in particolare, la memoria a lungo termine. E, di conseguenza, avevano manifestato una regressione dei processi infiammatori.
“Siamo stati in grado di dimostrare che il corretto funzionamento dell’insulina dipende dall’espressione di alcune proteine che, nelle condizioni neuroinfiammatorie indotte da una dieta ricca di grassi, diminuiscono” – ha detto Alberto Ribes Navarro ovvero l’autore dello studio.
Dieta grassa: una minaccia per la salute del cervello
I ricercatori ritengono che approfondire la conoscenza delle patologie infiammatorie del sistema nervoso sia importante. Dovrebbe rappresentare una delle priorità della sanità pubblica. Le diete ricche di grassi e zuccheri insieme a uno stile di vita sedentario, secondo la Sánchez, potrebbero infatti favorire l’insorgenza di malattie gravi. Tra queste il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza.