Lo confesso, a me il trash un po’ piace. Quello sano, che fa ridere, fatto con semplicità e mai volgare. Quello che non fa mai storcere il naso. E ieri, durante la terza puntata del Grande Fratello Vip, il naso l’ho storto diverse volte. Soprattutto durante la prova per stabilire il budget a disposizione per la spesa settimanale. In cui è andata in scena, incredibile ma vero, la molestia.
Ebbene, il cantante Ivan Cattaneo, uno dei concorrenti più discussi tra le mura della casa più spiata d’Italia, ha esagerato. E andrebbe redarguito, seriamente. Con tanto di richiesta di scuse per un teatrino davvero bieco, di pessimo gusto, e per niente educativo nei confronti del target più giovane che il reality si vanta tanto di avere. E che dovrebbe anche preoccuparsi di tutelare, almeno un minimo.
Il gioco è semplice, quella di passarsi di bocca in bocca un alimento, dal vassoio iniziale alla ciotola finale. Cinque bocche per cinque passaggi, ovviamente senza usare le mani: ogni alimento correttamente arrivato a destinazione corrispondeva a 10 euro per la spesa.
Possiamo parlare di molestia? Rimane comunque un teatrino davvero pessimo…
Alla prova hanno partecipato anche Walter Nudo, Ivan Cattaneo ed Elia Fongaro. Ivan, chissà perché, in mezzo. Gli altri accanto. Come se i posti fossero già stati assegnati, sensazione che si è confermata anche nella successiva manche. Ebbene, quando il cibo era sufficientemente grande, il passaggio era semplice. Ma quando aveva la dimensione di una noce, il gioco era complesso. Ed è diventato volgare. Troppo. Con un Cattaneo letteralmente molesto, e non esagero.
E così il cantante palpa i pettorali e gioca di lingua e labbra con Walter Nudo prima, con Elia Fongaro dopo. Il tutto davanti a due ridenti e divertiti Ilary Blasi e Alfonso Signorini. Scena che si è ripetuta anche nel successivo round: guarda caso con concorrenti tutti diversi, eccetto lui. Di nuovo in mezzo, di nuovo tra due uomini, in questo caso Stefano Sala e Fabio Basile. E se col secondo azzarda poco, forse intimorito da una sua reazione, con il primo osa, sino a mordergli il labbro. E di nuovo risate e commenti fuori luogo dallo studio.
Allora, cara produzione e cari tutti, se questa non è molestia, mi dite come si può definire? Scherzo? Ilarità? Ironia? No, è molestia. Senza se e senza ma. Perché se si arriva a palpare e a baciare qualcuno che non può difendersi e che non è consenziente, quella va intesa solo in questo modo. E qua non c’entra l’essere gay o etero, il farlo con un uomo o con una donna, il fatto che ci siano 20 o 40 anni di differenza. Il fatto è che non si può giocare in questa maniera, e non si può ridere di questi atteggiamenti. E se l’unico commento a proposito è quello di Signorini che, sorridente, chiosa “Hashtag Ivan la piovra”, si capisce che si è toccato davvero il fondo.