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Cent’anni di capolavori tra Biella, Vercelli e Torino

100% Italia
Ufficio Stampa Simonetta Carbone

Fino al prossimo 10 febbraio le città di Biella, Vercelli e Torino ospitano il grande progetto espositivo 100%Italia. Si tratta di una mostra dedicata agli ultimi cento anni di arte italiana, dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Con un percorso storico esaustivo, il progetto è l’occasione per evidenziare il ruolo preminente dell’arte italiana, che ha saputo segnare profondamente la creatività europea e quella mondiale. Gli artisti in mostra sono considerati come veri e propri capisaldi della cultura internazionale. Ciascun artista è presente nell’esposizione con le opere più rappresentative del proprio percorso e del periodo storico di appartenenza.

Fortunato Depero, Pietre alpestri, 1934

100% Italia: il progetto

L’iniziativa propone al grande pubblico un progetto a più livelli. Il primo è lineare e cronologico dove le opere si susseguono, anno dopo anno, in un continuum percettivo senza soluzione di continuità. Il secondo è quello dei movimenti che maggiormente hanno influenzato il nostro gusto e le estetiche mondiali. Il terzo è un progetto didattico e divulgativo per chi volesse approfondire in modo unitario percorsi e storie legate all’arte. Ogni sezione è illustrata attraverso saggi che prendono in esame i maggiori movimenti italiani. Ricordiamo che 100%Italia è un progetto ideato e coordinato da Andrea Busto, direttore del Museo Ettore Fico di Torino.

Alessandro Mendini, Poltrona di Proust, 1987

Il percorso espositivo

100%Italia propone all’attenzione del pubblico quei capolavori che solitamente vengono conservati in collezioni private e che difficilmente vengono esposti pubblicamente per dare, oltre che un quadro completo sul piano scientifico, una scelta di opere eccezionali mai esposte. In mostra è cosi possibile ammirare opere di Burri, Bice Lazzari, Carla Accardi, Franco Garelli, Gillo Dorfles, Lucio Fontana, Pinot Gallizio. E poi ancora Antonio Calderara, Mario Sironi, Achille Funi, Athos Casarini, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Fortunato Depero. Presenti anche Severini, De Chirico, Mario Tozzi, Francesco Vezzoli, Enrico Baj e tanti altri.

Enrico Baj, Animale, 1962

Le sedi

Le sedi espositive torinesi coinvolte nel progetto sono: il Museo Ettore Fico, il MEF Outside, il Mastio della Cittadella e Palazzo Barolo ognuna delle quali prende in esame correnti artistiche diverse. È il caso del Museo Ettore Fico che propone le sezioni tematiche Novecento, Corrente, Astrazione, Informale. Al MEF Outside è in mostra la Pop Art mentre al Mastio della Cittadella sono di scena gli artisti Optical, quelli del Minimalismo, dell’Arte Povera, della Pittura Analitica e della Concettuale. Palazzo Barolo ospita, invece, la Transavanguardia, la Nuova Figurazione, e la sezione Internationalità. Parallelamente a Biella nella sede di Palazzo Gromo Losa, si possono ammirare gli artisti del primo Futurismo. Al Museo del Territorio è, invece, di scena il Secondo Futurismo. Gli artisti che hanno fatto parte della Metafisica, del Realismo Magico e della sucessiva NeoMetafisica sono invece a Vercelli, nella sede di Arca.

Francesco Vezzoli, Self portrait with Vera Lehndor
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