Storie di grandi donne che hanno lasciato il segno, in un viaggio speciale tra i più bei castelli del territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia
Foto di Giuseppe Maria Codazzi
Castello di Carpineti
Il maniero più amato da Matilde di Canossa è il Castello di Carpineti (RE), il più alto tra le fortezze appenniniche. Domina la valle del Secchia con il mastio e una triplice cinta di mura.
Foto di Giuliano Bianchini
Castello di Rossena
Castello di Rossena (Canossa, RE)
Foto di Tiziana Azzolini
Castello di Torrechiara
Il Castello di Torrechiara, romantico maniero quattrocentesco dai tratti medievali e rinascimentali spicca sulla cima di un colle roccioso panoramico alle porte della Val Parma, nel territorio di Langhirano (PR). Fu costruito da Pier Maria Rossi per la sua amata Bianca Pellegrini, la cui storia d’amore è celebrata dalla “Camera d’Oro” attribuita a Benedetto Bembo, in cui sono raffigurati tutti i castelli del feudo.
Credit Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Castello di San Pietro
Nel piacentino, il Castello di San Pietro in Cerro (PC), dall’impianto rettangolare, 30 sale decorate ed arredate, l’elegante corte quadrata interna e il grande giardino, deve la sua bellezza al contributo di 3 contesse. Maddalena Dolzani fu la donna che sposando Bartolomeo Barattieri nel 1421 portò in dote i terreni con sopra la torre di guardia, che poi furono inglobati nel maniero. Nel Cinquecento fu Bianca Maria Scotti ad abitare il castello: l’unione della sua famiglia con quella dei Barattieri è sugellata nel fregio del salone rosa. Nel XIX secolo, invece, fu la contessa Maria Teresa Zangrandi a lasciare il segno a San Pietro in Cerro. A lei si deve probabilmente il ciclo pittorico del salone d’onore del castello, firmato con il possibile pseudonimo Leonardo Hernani Magu. La contessa ha lasciato diverse opere in raccolte private e alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi.
Credit Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Vigoleno
Dall’importante sensibilità artistica era anche Maria Ruspoli Gramont, principessa del Castello di Vigoleno. Un maniero austero che si erge a Vernasca (PC) e domina le colline emiliane, conservando un borgo fortificato medievale di particolare bellezza, certificato tra i Borghi più Belli d’Italia. Maria Ruspoli Gramont trasformò il castello nel Novecento in un salotto d’arte e di mondanità, luogo di incontro per artisti come Max Ernst che qui dipinse “La foresta imbalsamata” e scrittori come Gabriele D’Annunzio.
Credit Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Reggia di Colorno
A Barbara Sanseverino, moglie di Giberto Sanvitale, signore di Sala Baganza, si deve il raffinato giardino all’italiana della Reggia di Colorno (PR), con i suoi giochi d’acqua, aiuole fiorite, statue e scenografiche fontane. Fu una donna colta e una collezionista d’arte: impreziosì il palazzo, infatti, di opere di Tiziano, Correggio, Parmigianino e di una particolare raccolta di cammei antichi.
Destinazione Turistica Emilia
Rocca Sanvitale di Sala Baganza
Sulle prime colline dell’Appennino parmense si può ammirare la Rocca Sanvitale di Sala Baganza (PR), maniero in cui rivivere le vicende di Maria Luigia, moglie di Napoleone, imperatrice dei francesi e duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, che vi abitò con i suoi due figli nell’Ottocento. Il castello fu molto importante per il sistema difensivo locale già tra il ‘400 e il ‘500. Nelle sue sale oggi si possono scoprire preziosi affreschi e decorazioni cinquecentesche e settecentesche; nelle cantine invece c’è il Museo del Vino ed intorno il Giardino farnesiano.
I castelli delle grandi signore italiane. Viaggiare in Emilia è come immergersi nella vita e nelle intriganti vicende di corte di imponenti castelli e dimore storiche, perfettamente conservati e valorizzati, concentrati nel territorio compreso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Luoghi affascinanti, che svettano nei borghi antichi, su eleganti rocce o circondati da boschi ed eleganti giardini, e che narrano gli eventi di grandi donne, le quali dal Medioevo all’età moderna hanno segnato la storia. Con Destinazione Turistica Emilia, nuovo ente pubblico di promo-commercializzazione turistica dell’area delle tre province, si vive un coinvolgente viaggio nei Castelli delle Donne (www.icastellidelledonne.it). Alcuni fanno parte anche del circuito dei Castelli del Ducato – www.castellidelducato.it -, mentre in particolare nel piacentino spiccano le figure femminili del Castello di San Pietro in Cerro e del Castello di Vigoleno. «Destinazione Turistica Emilia – afferma la Presidente Natalia Maramotti – comprende 50 rocche, castelli, dimore storiche di età diverse, dal Castello di Canossa degli anni 1000 a quello di Torrechiara, teatro del film Ladyhawke».
I castelli dell’Emilia: un tesoro da scoprire
La storia di alcuni dei più affascinanti Castelli delle Donne del territorio di Reggio Emilia è legata ad una delle protagoniste più rilevanti del Medioevo italiano, Matilde di Canossa, potente feudataria vicina al Papato nel periodo della lotta per le investiture. Riuscì a dominare un ampio territorio che comprendeva la Lombardia, l’Emilia, la Romagna, la Toscana, in un tempo in cui le donne erano considerate di rango inferiore. Il cuore del suo dominio era Canossa, sull’Appennino di Reggio Emilia. Oggi in questo luogo si possono visitare i ruderi del Castello di Canossa, dove l’imperatore Enrico IV ottenne la revoca della scomunica dal pontefice Gregorio VII, una riconciliazione per la quale Matilde fu importante. Di qui il detto “andare a Canossa”. Scopri tutti questi meravigliosi castelli nelle foto che seguono.