L’American Psychological Association ha riscontrato una tendenza allarmante e in ascesa nei comportamenti della generazione Millennials. In sostanza, i giovani sono sempre sotto pressione, spinti a puntare alla perfezione.
Secondo la ricerca, il numero dei Millennials che soffrono di problemi come anoressia, ansia e depressione ha infatti raggiunto livelli record. I dati suggeriscono che l’ossessione per il perfezionismo sta persino portando a un aumento dei tassi di suicidio.
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Generazione Millennials, il ruolo dei social
Secondo la ricerca pubblicata dall’American Psychological Association (APA) sembra che questo fenomeno sia unico per i Millennials. Sottoposti a pressioni immense da essere sempre “classificati”. Negli esami, ma anche nelle valutazioni delle prestazioni lavorative o sui social media. Dove si sentono in dovere di curare una vita perfetta.
Poiché il mondo moderno equipara prestazioni, status e immagine all’utilità, i Millennials sentono di dover superare i loro coetanei per dimostrare il loro valore. Di conseguenza sono vittime del perfezionismo e dell’autocritica. Quando non ricevono l’approvazione degli altri, sperimentano “disordini psicologici”, hanno detto i ricercatori.
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Depressione, ansia e anoressia
A parte i problemi di salute mentale come la depressione e l’anoressia nervosa, uno studio pubblicato sul Journal of Personality suggerisce che il perfezionismo può essere una causa di suicidio, il cui tasso è aumentato tra i Millennials. Un altro studio, condotto dalla Trinity Western University nella British Columbia, ha suggerito che potrebbe anche contribuire alla morte prematura.
I due principali ricercatori coinvolti nello studio dell’APA, Thomas Curran e Andrew Hill, hanno dichiarato: “I giovani pensano molto a come dovrebbero comportarsi. Come dovrebbero apparire, o cosa dovrebbero possedere”. Hanno aggiunto che coloro che non riescono a tenere il passo credono che “la loro inferiorità rifletta qualche debolezza o difetto”.