Il preservativo è il contraccettivo migliore e l’unico rimedio per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. E, per quanto dovrebbe essere una cosa risaputa, è bene ancora ribadirlo. E non stancarsi mai di farlo. Lo ribadisce anche Durex, leader mondiale nel mercato del benessere sessuale, nonché dei condom, che rivela che la sicurezza e l’affidabilità, rispettivamente per il 31% e il 30%, sono i fattori più importanti nella scelta del metodo contraccettivo. Sia per gli uomini sia per le donne.
Emerge anche che il preservativo è la forma di più utilizzata (37% del campione, percentuale che sale al 57% tra i giovani 18-24). E che la prevenzione di una gravidanza indesiderata è risultata essere il primo motivo per il quale in generale lo si utilizza (27% degli intervistati). Ma questa motivazione non può bastare. Non deve bastare.
Condom, utilizzarlo è indispensabile per prevenire malattie e gravidanze
Nel corso degli anni c’è stato il passaggio da una contraccezione “naturale” a una di tipo più moderno. E quindi più efficace. L’indagine del 1979 rilevava un uso del coito interrotto del 46%, valore che si dimezza nell’indagine del 2006 arrivando al 22%. E i dati più recenti riportano un suo utilizzo pari a circa il 20%. I dati italiani, in merito alle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG), evidenziano una tendenza in diminuzione anno dopo anno.
Un fattore chiave nel corso degli anni si è dimostrato essere il livello di istruzione. E quindi l’educazione sessuale. Le donne con istruzione più elevata sono quelle che maggiormente hanno migliorato le loro conoscenze. Quelle che hanno modificato i loro comportamenti relativamente al controllo della fecondità. Il ricorso all’IVG diminuisce di continuo tra le donne con titolo di studio alto. Mentre il valore risulta in aumento nell’ultimo periodo tra le donne con un basso titolo di studio.
Il preservativo è più usato da chi ha un maggiore livello di istruzione
La GSS Durex ha permesso di evidenziare che chi ha ricevuto un’educazione sessuale e utilizza il condom, ha una maggiore consapevolezza dei rischi del praticare sesso non protetto, dalla gravidanza indesiderata alla diffusione delle malattie trasmissibili sessualmente. Rispettivamente per il 40% e 37% degli intervistati. Andamento positivo anche tra i giovani. Oltre la metà degli intervistati tra i 18 e i 24 anni che ha ricevuto un’educazione sessuale, ha dichiarato di praticare sesso sicuro e comprendere la biologia della riproduzione e l’importanza della prevenzione dalle infezioni. Parliamo del 58% del panel.
A ribadire l’importanza dell’uso corretto dei contraccentivi anche gli specialisti di infettivologia. “La trasmissione di HIV in Italia non si è mai arrestata. Si stima che ogni anno si verifichi ancora qualche migliaio di nuove infezioni – ricorda Massimo Galli, Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) – in caso di rapporti occasionali non possono pertanto essere dimenticate le adeguate misure di protezione. Il preservativo rimane un presidio di prevenzione fondamentale”. Non lo dimenticate mai.