Il concetto di personalità – e soprattutto di identificazione in una precisa tipologia – è piuttosto controverso nel mondo della psicologia. Per molti studiosi, ha valore tanto quanto l’astrologia. Ma per altri esistono dei pattern che permettono di unire alcune ‘tipologie di persona’. Incasellamenti non sempre accettati dalla comunità scientifica. Tuttavia uno studio di recente pubblicazione afferma di aver sviluppato un metodo per ottenere risultati affidabili. Secondo i quali, le persone si possono categorizzare in 4 tipi di personalità.
Tipi di personalità secondo i nuovi studi
La ricerca, condotta dai ricercatori della Northwestern University, ha impiegato 3 diversi test della personalità (sviluppati in anni di ricerche) e ha creato un algoritmo del tutto nuovo per leggerli. Che garantirebbe i risultati più accurati di sempre. E soprattutto, rispetto ai test passati ha preso un campione di persone molto più ampio: ben 1,5 milioni. Un target internazionale che ha risposto a centinaia e centinaia di domande. I dati ricavati avrebbero indirizzato i ricercatori verso la delineazione di 4 ‘nuovi’ tipi di personalità. Ovvero: ‘riservato’, ‘egocentrico’, ‘modello di ruolo’ e ‘medio’.
I punteggi tenevano conto dei Big Five, ovvero la teoria attualmente più riconosciuta sui 5 grandi fattori che contraddistinguerebbero la personalità. Si tratta di nevroticismo, estroversione, apertura mentale, gradevolezza e coscienziosità. Queste macro-caratteristiche appartengono con modalità diverse ai 4 nuovi tipi di personalità identificati dalla ricerca. Il ‘modello di ruolo’ ha basso nevroticismo ma alti tutti gli altri tratti. Il tipo ‘egocentrico’ è un buon livello di estroversione, ma bassi gli altri. Il ‘riservato’ ha buoni livelli di gradevolezza e coscienziosità, ma non degli altri tratti. Ma è probabilmente il ‘medio’ o la ‘persona comune’ (in inglese è classificato come ‘average’) che ha sorpreso. Si tratta di una ‘personalità media’ nel senso di altamente nevrotico ma estroverso, con una bassa apertura mentale.
I risultati, sostengono i ricercatori, potrebbero essere utili nella selezione del personale nel mondo del lavoro, per esempio. Ma i dubbi rimangono, e sono molti. Specialmente sulla definizione di personalità ‘media’, una scelta piuttosto povera nell’uso del linguaggio. La personalità di una persona è un complesso gioco di equilibri, e categorizzarla è già difficile. Dargli una connotazione ‘media’ ancora di più.