Secondo il rapporto annuale Global Emotions di Gallup, le persone di tutto il mondo sono più stressate che mai. Non sono solo gli adulti a sperimentare questi alti livelli di stress. Gli esperti hanno anche osservato un aumento del numero di bambini e giovani. Essere stressato sta diventando quasi una condizione normale. Recenti studi hanno dimostrato, però, che il modo migliore per affrontare lo stress è alterarne la percezione.
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Stressato, ma non troppo (per la salute)
Secondo il rapporto Global Emotions quasi il 40% degli adulti di 146 paesi ha riferito di aver provato preoccupazione o stress il giorno prima del sondaggio. Secondo un altro studio pubblicato su EurekAlert, uno studente su cinque è così stressato che ha preso in considerazione l’autolesionismo o il suicidio. Non è una novità che lo stress possa innescare ansia, depressione e comportamenti autolesivi, problemi di sonno, ritiro sociale, ira e comportamenti ossessivo-compulsivi.
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Come limitare l’essere stressato?
Più facile a dirsi che a farsi, ma gli studi hanno dimostrato che il modo migliore per affrontare lo stress è quello di alterarne la percezione. L’Università del Wisconsin ha condotto uno studio su 30 mila americani. I ricercatori hanno chiesto loro quanto stress avessero vissuto nell’ultimo anno. E se credevano che lo stress stesse danneggiando la loro salute. I risultati? Il 43% delle persone esposte a grandi quantità di stress lo reputa nocivo e percepisce il rischio di morire. Invece quelli con percezioni più positive dello stress hanno avuto il più basso rischio di morte tra tutti quelli coinvolti nello studio. Anche più bassi rispetto a quelli che hanno sperimentato pochissimo stress.
Stress e studenti
Uno studio separato condotto da ricercatori del King’s College di Londra e dell’Università di Marburg ha invece mostrato che gli studenti che si sentono più stressati hanno più mal di testa, tensione e affaticamento durante un periodo stressante di fine semestre rispetto agli studenti che invece affrontano lo stess in maniera più positiva.