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Venezia, alle Gallerie dell’Accademia il Giovane Tintoretto

A Venezia una mostra è dedicata ai capolavori del primo decennio di attività di Tintoretto e al contesto fecondo in cui egli avviò il suo percorso artistico

Tintoretto
Ufficio Stampa Electa

Tintoretto, il più veneziano tra gli artisti del Rinascimento è protagonista di una grande mostra alle Gallerie dell’Accademia. “Il giovane Tintoretto” ripercorre, infatti, il primo decennio di attività del pittore veneziano. L’esposizione copre un arco di tempo che va dal 1538 al 1548. Curata da Roberta Battaglia, Paola Marini, Vittoria Romani l’iniziativa presenta circa 60 opere che sarà possibile ammirare fino al 6 gennaio.

Tintoretto – Apollo e Dafne

Il Giovane Tintoretto: la mostra

L’esposizione nasce a 500 anni dalla nascita dell’artista in occasione delle celebrazioni che tutta Venezia gli dedica in questo settembre. La mostra vuole chiarire come Jacopo Robusti abbia aquisito e trasformato i suoi modelli per sviluppare uno stile drammatico e rivoluzionario  attraverso le suggestioni ricevute da altri artisti. E’ il caso di Tiziano, Francesco Salviati, Giorgio Vasari o Jacopo Sansovino, presenti in mostra con opere significative.

Titian, Saint John the Evangelist on Patmos, Italian, c. 1490 – 1576, c. 1547, oil on canvas, Samuel H. Kress Collection

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo seguendo un ordine cronologico è articolato in quattro sezioni. S’indaga, infatti, quel periodo tuttora fortemente dibattuto della formazione di Tintoretto, non facilmente riconducibile a una bottega o a una personalità individuata. Si mette, infine, in relazione l’artista con il contesto artistico e culturale veneziano degli anni trenta e quaranta del Cinquecento. La mostra riunisce 26 eccezionali dipinti di Tintoretto. Vuole, inoltre, valorizzare al contempo le opere della collezione permanente del museo e affiancare a esse prestiti provenienti dalle più importanti istituzioni.

Tintoretto – Miracolo dello schiavo

Le opere in esposizione

Tra i capolavori del maestro saranno presenti la “Conversione di San Paolo” della National Gallery of Art di Washington. Ma anche “l’Apollo e Marsia” di Hartford, esposti ora per la prima volta in Italia. E poi ancora il “Cristo tra i dottori” della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e la “Cena in Emmaus” di Budapest. Presenti i soffitti provenienti da Palazzo Pisani a Venezia, ora alle Gallerie Estensi di Modena. Accompagna la mostra un importante volume, edito da Marsilio Electa.

Jacopo Tintoretto (Venetian, 1518 – 1594), The Conversion of Saint Paul, c. 1545, oil on canvas, Samuel H. Kress Collection 1961.9.43

Da non perdere

Ricordiamo che nelle magnifiche sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale Tintoretto è nuovamente protagonista con la mostra “TINTORETTO 1519 – 1594”. L’esposizione è centrata sul periodo più fecondo della sua arte – dalla piena affermazione, verso metà degli anni Quaranta del Cinquecento, fino agli ultimi lavori. Con 50 dipinti e 20 disegni autografi di Tintoretto l’esposizione permetterà di riscoprire pienamente la pittura visionaria, audace e per nulla convenzionale di Jacopo Robusti. In mostra non solo le opere prestate dai grandi musei internazionali, ma anche i famosi cicli realizzati per il palazzo dogale tra il 1564 e il 1592.

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