Non si può certo confrontare con un lavoro in miniera, ma il lavoro d’ufficio è faticoso. Non è un eufemismo, e nemmeno una battuta sarcastica: stare 8 ore alla scrivania, muovendo solo le dita per spostare il mouse, è spossante. Chi lavora in ufficio da anni lo sa bene: alla fine della giornata, o della settimana, si è esausti. Ma perché, visto che lo sforzo (fisico) è minimo? Se lo chiedono diversi ricercatori, tra cui lo psicologo Daniel Lieberman, che ha condiviso con il Daily Mail alcune riflessioni sulla fatica mentale. Cos’è esattamente che ci rende così stanchi dopo una giornata alla scrivania?
Lavoro d’ufficio, logorante e stancante
La fatica non è solo una questione di attività fisica. Secondo lo studioso, il lavoro d’ufficio è paradossalmente più stancante di molti mestieri fisici per una ragione evoluzionistica: il nostro cervello non è fatto per concentrarsi solo sulle attività astratte. Il cervello è un organo complesso, ed è fatto in modo che aree preposte a diverse attività collaborino tra loro. In base al compito da svolgere, diversi circuiti interagiscono. L’immobilismo del corpo a fronte di uno sforzo mentale prolungato crea quello che il professore definisce uno ‘squilibrio chimico’. E’ come se imponessimo al corpo di usare l’energia che ha per un compito per cui non è adatto. E questo fa sentire esausti a fine giornata.
Inoltre, quando si fa uno sforzo fisico a fine giornata di solito si crolla in un sonno ristoratore. Mentre quando è il cervello ad essere stanco, diventa anche difficile addormentarsi. Non a caso, molti studi hanno comprovato la relazione tra disturbi del sonno e device tecnologici, ovvero gli strumenti di chi lavora alla scrivania. Infine, va aggiunta una annotazione relativa all’ambiente dell’ufficio, spesso poco salubre. Alte concentrazioni di anidride carbonica, residui chimici volatili, luci fluorescenti, non portano certo benessere.
Insomma, il corpo e la mente devono lavorare entrambi per non sentirsi scompensati. E’ importante innanzitutto stare in un ambiente salubre (ricambi d’aria, piante, luce naturale). Fare delle pause per socializzare, attivando il cervello per altri scopi oltre alla produzione mentale. Ma soprattutto fare attività fisica e esercizi di attivazione muscolare, articolare, respiratori. Chi lavora alla scrivania dovrebbe fare sport almeno una paio di volte alla settimana. E ricordarsi di alzarsi e fare un po’ di stretching, o una passeggiata, circa ogni due ore.
Scopri quali sono le migliori piante da ufficio