Il jet lag si verifica quando il corpo viaggia attraverso i fusi orari più velocemente di quanto l’orologio interno o il ritmo circadiano possano sostenere. I nostri corpi sono in grado di adattarsi solo a una o due modifiche al fuso orario al giorno. Quando si viaggia più a lungo i sintomi possono variare da affaticamento a stress fino a difficoltà di concentrazione. Fattori che possono ostacolare sia un viaggio di lavoro che una vacanza.
Cos’è il jet lag
Il jet lag, noto anche come sindrome del cambio di fuso orario, si verifica quando il proprio corpo viaggia troppo rapidamente attraverso i fusi orari. Ovvero quando si viaggia più velocemente della capacità del corpo di resettare l’orologio interno. Cioè con quello che è meglio noto come ritmo circadiano, caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Questo è particolarmente difficile quando si viaggia da ovest a est, ad esempio da San Francisco a New York. Quando sono le 23:00 Eastern Time a New York, e sai che dovresti andare a dormire, il tuo corpo ti sta dicendo che sono in realtà le 8 pm Pacific Time. Viaggiare verso ovest è quindi meglio: si atterra e ci si trova nell’ora di andare a letto.
Perché l’esposizione al sole è importante
I nostri orologi biologici sono sincronizzati con i cambiamenti di luce-buio. E regolano molteplici processi fisiologici, inclusi i modelli di temperatura corporea, l’attività cerebrale e la produzione di ormoni. Ci sono due orologi per il corpo interni che regolano il ciclo sonno-veglia. Il primo è chiamato il disco sonno omeostatico, che bilancia il sonno e la veglia. Un sottoprodotto chimico chiamato adenosina si accumula nel cervello più a lungo quando si è svegli. Mentre si dorme, invece, l’adenosina si rompe. Ecco perché, quando non si dorme a sufficienza, ci possono essere alti livelli di adensosina che lasciano storditi ed intontiti.
L’altro orologio è il nostro ritmo quotidiano, o circadiano, che si trova dietro i nervi ottici nei nostri occhi, in una regione del cervello. La luce è lo spunto principale che influenza i ritmi circadiani. Quando il sole sorge, il cervello invia segnali alla ghiandola pineale per sopprimere la produzione di melatonina, l’ormone che controlla quando sei sveglio e quando vai a dormire. Ma quando il sole tramonta, la ghiandola pineale riceve segnali per secernere melatonina e renderti sonnolento. Se il corpo non riceve questi segnali, tuttavia, il ritmo circadiano può essere completamente eliminato.
Cosa fare per ridurre i sintomi e prevenire il jet lag
– Inizia ad andare a letto prima, due o tre giorni prima del tuo viaggio, e poi alzati alle 5 o alle 6 del mattino
-Comincia a spostare il tuo orologio e poi, quando viaggi, se viaggi da ovest a est, sei solo tre fusi orari anziché sei.
-Assumi integratori di melatonina per aiutarti ad addormentarti
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-In aereo evita l’alcool e cibi pesanti e grassi. Piuttosto bisogna assumere qualcosa di leggero e sano.