Sono ormai più di vent’anni che la Pixar domina le classifiche del cinema di animazione con gli incassi dei suoi film. Era il 1995 quando Toy Story uscì nelle sale. Si trattava del primo lungometraggio d’animazione al computer e fu un successo strepitoso. Costato appena 30 milioni di dollari, ne incassò 373,5 in tutto il mondo. Eppure, per quanto sia una cifra notevole, nella classifica dei venti film Pixar è solo al sedicesimo posto.
Al primo posto della classifica? Gli Incredibili 2. L’ultimo arrivato di casa Pixar ha battuto il record di Toy Story 3. Ed è così diventato il più grande incasso della Pixar. Costato 200 milioni di dollari, ha già incassato 1,164 miliardi di dollari. Un netto di 964,8 milioni, che ha superati gli 866,9 milioni di Toy Story 3. Quest’ultimo, costato sempre 200 milioni, aveva incassato 1,066 miliardi nel mondo. E pensare che Gli Incredibili 2 deve ancora uscire in Italia…
Gli incassi Pixar dal peggiore al migliore.
I dati provengono da Box Office Mojo, principale sito americano specializzato nel tracciare i botteghini internazionali. Non tengono conto dell’inflazione, ma sono abbastanza indicativi del crescente successo della Pixar. È ovvio che, con i maggiori incassi, siano cresciuti anche i budget. Ma è anche innegabile lo strapotere Pixar al cinema. Al terzo posto della classifica c’è Alla ricerca di Nemo, con un netto di 846,3 milioni. L’incasso totale fu di 940,3 milioni, il budget di 94. Il suo sequel, Alla ricerca di Dory, uscito tredici anni dopo l’originale, ha superato il miliardo di incassi. Ma il budget si era già gonfiato fino ai 200 milioni. E dunque il netto ne ha risentito: 828,5 milioni.
All’ultimo posto della Top 5 troviamo Inside Out. 175 milioni di budget, 857,6 di incasso per un netto di 682,6 milioni. L’originale Gli Incredibili sta al nono posto con un netto di 541 milioni. All’ultimissimo posto della classifica, il ventesimo, troviamo invece Il viaggio di Arlo. L’avventura preistorica è un buon film ma non certo il migliore Pixar. Ha un netto di 144 milioni, a causa di un “magro” incasso di 332,2 milioni a partire da un budget di 187,5.