Il padel – o paddle – è una delle discipline sportive che conta un numero di appassionati in costante ascesa. Sembra tennis ma non lo è, ma non chiamatelo squash e neppure gioco dei “racchettoni”. Perché quello si fa solo in spiaggia. Il padel è uno sport a se stante, tanto in voga che in molti lo vorrebbero alle Olimpiadi. Piace tanto anche ai Vip, sia sportivi che non. Francesco Totti è uno dei praticanti più incalliti. Ma se ne sono innamorati anche Roberto Mancini, ct della nazionale, e alla star della tv Paolo Bonolis. Il segreto di tanto successo? Si tratta di uno sport dinamico, intenso e divertente. Nel quale, più che la preparazione fisica e l’età, conta soprattutto la tattica di gioco.
Come si gioca a padel?
In Italia i praticanti sono aumentati con tassi a tre cifre negli ultimi 3 anni, facendo seguito al boom registrato in America Latina. Dove il padel – che a quelle latitudini esiste dagli anni ‘70 – è nato. Se lo inventò un messicano, che voleva realizzare un campo da tennis ma non aveva lo spazio necessario. E diede vita, quasi per caso, ad una nuova disciplina sportiva. Oggi si gioca su un campo di 20 metri per 10. L’area di gioco è una gabbia chiusa da pareti in vetro o plastica, su cui la pallina può rimbalzare e può essere rigiocata. La racchetta ha un piano semi rigido e senza corde, come quella del beach tennis. Infine, a differenza del tennis, si gioca solo in doppio.
Il padel muove ormai grandi numeri, top sponsor e contratti milionari. La Spagna è il Paese di riferimento per il padel, tanto da ospitare il World Tour per i prossimi 4 anni. L’isola di Minorca sarà la sede dell’Estrella Damm Minorca Open, in programma dal 20 al 27 ottobre. L’evento coinvolgerà 15.000 persone, tra sportivi e addetti ai lavori, con un impatto economico stimato intorno ai 1,6 milioni di euro. Un importante fattore di crescita per la località turistica delle Baleari e per l’intero movimento del padel tennis.