Si dice che Andy Warhol fosse ossessionato dal suo Cartier Tank, prezioso orologio da cui raramente si separava. Ma è anche ‘risaputo’ che durante un’intervista avrebbe detto di non regolarlo mai, e di non badare assolutamente alla precisione dell’ora segnata: ‘Lo porto perché è un Tank, non per sapere che ore sono!’, avrebbe dichiarato il maestro della pop art. Perché ve ne parliamo? Perché il tema sembra essere più che mai attuale: secondo un articolo del Wall Street Journal, l’orologio, oggi, si può portare anche se non funziona. Avere l’orologio rotto non è un problema, anzi. E’ un’esternazione stilistica. Stile che viene prima della funzionalità.

Orologio rotto, accessorio trendy

Considerando l’orologio come un accessorio estetico e non funzionale, indossarlo anche se non segna l’ora esatta sembra essere diventato il nuovo trend di chi sfoggia il lusso. Il punto è portare un pezzo di design, una firma importante, o magari un modello vintage, raro. Non sapere che ore sono. Un orologio rotto come status symbol, insomma. Trend che, secondo l’Independent, tocca in particolar modo i collezionisti, gli appassionati di segnatempo da polso. Che danno la precedenza all’estetica piuttosto che alla sostanza. Dando all’orologio la funzione esclusiva di gioiello, di ornamento.

Gli esperti di stile concordano sul fatto che i dettagli possono fare la differenza. Secondo alcuni, un orologio potrebbe persino essere il fattore chiave che permette di farsi notare ad un colloquio di lavoro. Se poi l’intervistatore nota che non segna l’ora giusta, e non conosce la tendenza ‘orologio rotto’ il rischio ‘figuraccia’ diventa palpabile. Dunque che fare? Altro trend che si sta diffondendo è quello degli orologi (funzionanti) da polso in affitto. Da tempo esiste il modo di noleggiare borse di lusso, e sempre più ampia è l’offerta di segnatempo prestigiosi da affittare per qualche giorno. In questo modo, si evita la mastodontica spesa degli orologi di lusso, e si appare comunque estremamente sofisticati.