L’alimentazione vegan si basa su verdura, cereali, frutta, legumi, noci, semi. Esclude invece la carne, il pesce, i latticini, le uova, e qualsiasi derivato di origine animale. Una scelta che si compie per ragioni diverse (dall’etica all’ambientalismo, passando per ragioni salutistiche o filosofico/religiose), ma che in ogni caso incide sulla salute del corpo, essendo piuttosto drastica. Ci sono aspetti negativi e aspetti positivi del passare dalla dieta onnivora ad un’alimentazione vegan, alcuni ancora dibattuti, altri piuttosto conclamati. Secondo i dati raccolti dal Business Insider, i principali effetti sul corpo sono i seguenti.
Alimentazione vegan, effetti sull’organismo
Prime settimane. Nei primi tempi eliminare carne, latticini, e molti cibi processati (passare all’alimentazione vegan, specialmente in Italia, richiede di cominciare a preparare molti piatti in modo casalingo) fa percepire un aumento dell’energia. Aumentare il consumo di frutta, noci, verdure innalza notevolmente l’apporto di vitamine, minerali e fibre. Ci si sente più leggeri, più attivi, si acquisisce una notevole regolarità intestinale – e diversi studi affermano che alla base del benessere c’è l’intestino. Ovviamente è importante non abbuffarsi di carboidrati raffinati per compensare l’assenza di carne e formaggi, o questa sensazione di leggerezza non arriverà mai.
Dai 3 ai 6 mesi dopo. Diverse persone riscontrano un miglioramento nell’aspetto della pelle. Più luminosa, e soprattutto più pulita, senza acne e inestetismi vari. Inoltre, l’aver tagliato con i cibi processati migliora la salute dell’apparato cardiovascolare, riducendo i rischi di patologie legate alla salute del cuore e della circolazione. Tuttavia dopo alcuni mesi in cui si riduce l’apporto di vitamina D (contenuta specialmente in carne, pesce e uova) il corpo comincia a non avere più la scorta da cui attingerla. Naturalmente il sole, la principale fonte di questa vitamina, può fare la differenza, e difatti la stagione che si sceglie per diventare vegani può influire sul suo apporto o meno. La vitamina D è importante per la salute delle ossa, dei denti, dei muscoli, del cervello.
Dopo anni
Dai 6 mesi a diversi anni. Dopo 1 anno di alimentazione vegan, si è probabilmente giunti al ‘fondo del barile’ della vitamina B12. Una carenza piuttosto comune tra i vegani, visto che si trova quasi esclusivamente in alimenti di origine animale. La vitamina B12 è fondamentale per il sistema nervoso, per le cellule, per la memoria. Assumerla attraverso integratori o alimenti fortificati può aiutare a combattere questa carenza. Purtroppo, uno dei cambiamenti più preoccupanti avviene dopo qualche anno, e cioè quando si verifica una carenza di calcio. Dopo i 30 anni, l’organismo non assimila più questo minerale dalla dieta, ma lo prende dalle ossa. E la carenza di calcio nell’apparato scheletrico, specialmente nella terza età, porta a serie patologie. Naturalmente ci sono vegetali ricchi di calcio, ma potrebbero non bastare per sopperire al fabbisogno del corpo.
Insomma, un’alimentazione vegan ha i suoi benefici, ma deve essere meticolosamente bilanciata per compensare eventuali carenze.