Hai una carenza di vitamina D? Il problema, stando a quanto riportato dagli esperti dell’AME (Associazione Medici Endocrinologi), interessa molti italiani. Come risolverlo? Semplicemente rivedendo la propria alimentazione. A tal riguardo, per scongiurare problemi in primis alle ossa, potrebbe essere utile aggiungere alla dieta dei funghi.
Carenza di vitamina D: magia più i funghi
Solo 84 grammi di questo prodotto, secondo The Mushroom Council, potrebbero fornire il fabbisogno giornaliero di vitamina D. “Tutti i funghi contengono un po’ di vitamina D, ma i coltivatori hanno anche la possibilità di aumentarne i livelli esponendo i funghi alla luce ultravioletta”. In modo simile agli esseri umani, i funghi producono naturalmente vitamina D in seguito all’esposizione alla luce solare. O ad una luce artificiale.
A darne conferma è stato anche il nutrizionista Josh Axe. Stando a quanto si legge sul sito Express.co.uk, a suo avviso sarebbe bene prediligere i funghi maitake e portobello per aumentare i livelli di vitamina D. “Sono una delle uniche fonti vegetali di vitamina D. Si comportano in modo simile a come fa la pelle umana. Assorbono una quantità maggiore di vitamina D quando esposti al sole”.
I dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno suggerito che i funghi bianchi contengono sette milligrammi di vitamina D ogni 100 grammi di prodotto. Ovvero quasi l’equivalente del fabbisogno di un’intera giornata, stimato in circa 10 milligrammi al giorno.
I rischi? Dal rachitismo infantile ai dolori delle ossa
“La vitamina D aiuta a regolare la quantità di calcio e fosfati nel corpo” – ha detto il National Health Service (NHS). “Questi nutrienti sono necessari per mantenere sani ossa, denti e muscoli. Una carenza può portare a deformità ossee come il rachitismo nei bambini e a dolore osseo causato da una condizione chiamata osteomalacia negli adulti”.
“Da fine marzo/inizio aprile a fine settembre, tuttavia, la maggior parte delle persone dovrebbe essere in grado di fare il pieno di vitamina D passando più tempo all’aria aperta. Proprio così, esponendosi alla luce del sole.” È anche possibile aumentare i livelli di vitamina D mangiando del salmone.