Si cerca sempre di fare attenzione a ciò che si mangia per mantenersi in salute ed in perfetta forma. Altrettanta attenzione andrebbe prestata ai cibi che potrebbero causare fastidiose intossicazioni alimentari. E. Coli, salmonella e batteri nocivi sono sempre in agguato. E per evitare di rovinarsi le vacanze e la salute con fastidiosi disturbi è importante conoscere quali sono gli alimenti a rischio contaminazione. Lo ha fatto l’esperto Bill Marler, che ha rivelato ad Elle quali sono i cinque cibi che bisognerebbe cercare di evitare.
Intossicazioni in agguato. Ecco come evitarle
Sebbene l’elenco stilato da Marler comprenda alcuni cibi da sempre noti per il rischio di contaminazione, si rimane, invece, stupiti nell’apprendere che altri alimenti spesso considerati innocui possono rivelarsi, al contrario, altrettanto insidiosi. Per questo al momento di serdersi a tavola bisognerebbe sempre valutare cosa è meglio non mettere nel piatto. In cima alla lista consegnata ad Elle spiccano, naturalmente, le ostriche. E’ noto quanto questi pregiati molluschi possano rivelarsi pericolosi. Negli ultimi anni, però, i casi di intossicazioni legati al consumo di ostriche stanno aumentanto. La spiegazione risiede nell’aumento delle temperature dell’acqua. Gli ambienti più caldi, infatti, favoriscono la proliferazione dei batteri che contaminano le ostriche.
Tra gli alimenti più noti da evitare spiccano anche le uova crude. Ultimamente le intossicazioni da essi causate sono in diminuzione. Ma occorre sempre prestare la massima attenzione. A meno che non si abbia la certezza della provenienza degli ingredienti utilizzati, meglio rinunciare a dessert, maionese e altre ricette che prevedono l’utilizzo di uova crude. Stesso discorso vale per la carne. Una bella bistecca al sangue è una vera prelibatezza. Ma se la carne non è sicura, andrebbe sempre ordinata ben cotta in modo che raggiunga almeno i 160°. In questo modo gli eventuali batteri saranno debellati.
Frutta e verdura fanno bene. Ma solo quando non sono contaminate
Che si debbano consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno è cosa nota. Nel farlo, però, bisognerebbe ricordare di prestare attenzione alla scelta dei prodotti. Sarebbe meglio, infatti, evitare frutta, verdura e legumi già sbucciati e tagliati. I prodotti agroalimentari già confezionati, infatti, presentano un maggiore rischio di contaminazione. Dove si lavorano grosse quantità di prodotto è più difficile evitare la proliferazione dei batteri. Per evitare pericolose intossicazioni, dunque, è sempre preferibile rivolgersi a prodotti biologici che non siano stati trattati e lavorati. Analoga attenzione bisognerebbe prestare nel consumo dei germogli crudi. Le loro proprietà nutritive sono note, ma bisognerebbe ricordare che la germinazione dei semi avviene in acqua calda, un ambiente ideale per la proliferazione dei batteri. Anche le bevande non pastorizzate presentano lo stesso rischio. Sebbene siano, infatti, ricchissime di nutrienti, sono anche maggiormente soggette a contaminazioni da parte di batteri nocivi.