Gli impegni di lavoro, il traffico etc. spesso possono portare a rientrare a casa oltre l’orario previsto e sperato. Ciò, di conseguenza, porterebbe a cenare tardi. Spostare, o meglio ritardare, l’orario dell’ultimo pasto della giornata non sembrerebbe essere una buona abitudine.
Cenare tardi è nocivo, la ricerca
Stando a quanto si legge sul sito Standard.co.uk, infatti, i ricercatori del Barcelona Institute for Global Health avrebbero affermato che questa malsana abitudine potrebbe causare gravi danni alla salute. Proprio così. Coloro che cenano meno di due ore prima di andare a dormire, hanno il 25% in più di probabilità di sviluppare alcune forme tumorali rispetto a chi, invece, si lascia questo intervallo di tempo prima di mettersi a letto.
Dormire dopo mangiato aumenta il rischio di cancro
Secondo i ricercatori alterare i ritmi circadiani potrebbe avere delle ripercussioni negative sul proprio stato di salute. Prediligere un’alimentazione diurna a orari regolari a loro avviso può essere associata ad un minor rischio di cancro. Hanno quindi esaminato 872 uomini (621 con cancro alla prostata) e 1.321 donne (1.205 con cancro al seno). E’ stato chiesto loro di fornire indicazioni utili in merito alle loro abitudini. Tanto per quel che concerne l’alimentazione quanto il sonno. Hanno così scoperto che coloro che avevano consumato il pasto prima delle 21.00 avevano il 25% in meno di probabilità di avere un cancro alla prostata e il 15% in meno di probabilità di avere un cancro al seno rispetto a chi, invece, aveva mangiato dopo le 22:00.
Cenare entro le 21 aiuta a prevenire i tumori
L’autore principale dello studio, il Dott. Maolis Kogevinas ha dichiarato: “La gente sa già che se mangia tardi e va a letto subito dopo metabolizzerà con più difficoltà il cibo ingerito. Non passerà così una notte serena”. Ha poi aggiunto: “L’impatto di questo studio potrebbe essere particolarmente importante per quelle persone, soprattutto dell’Europa meridionale, che cenano tardi”.
Sono però necessarie ulteriori ricerche al fine di confermare i risultati dello studio che è stato pubblicato sull’International Journal of Cancer.