In tanti attendono l’estate per abbronzarsi e sfoggiare un colorito invidiabile. Spesso però si tende ad assumere un comportamento superficiale prediligendo l’estetica alla salute. E’ risaputo, i raggi solari sono nocivi, tanto per la pelle quanto per gli occhi: bisogna dunque assumere un atteggiamento responsabile evitando di esporsi al sole nelle ore più calde. Inoltre, per avere una pelle sana, proteggersi è un dovere: occhio però alla crema.
Raggi solari: mai sottovalutarli
Quando si acquista una solare bisogna accertarsi che il fattore di protezione sia adeguato al proprio fototipo. Se invece si pensa di usare il prodotto avanzato lo scorso anno, mai dimenticare che i solari, in genere, hanno una durata di 12 mesi dopo l’apertura della confezione. Successivamente potrebbero essere meno efficaci. Mai essere troppo parsimoniosi. Sarebbe opportuno avvalersi di circa 2mg di prodotto per ogni cm di pelle e applicarlo sempre prima di uscire di casa. La protezione, infatti, inizia a funzionare circa dopo 30 minuti. Inoltre da ricordare che la sua efficacia diminuisce se viene a contatto con l’acqua o con il sudore. Per avere una pelle sana bisogna dunque rivedere le proprie (spesso malsane) abitudini. In primis l’alimentazione.
Pelle sana, i consigli dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano
Proprio così gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, analizzando i comportamenti alimentari di 6250 adulti, hanno rivelato che il 56% delle donne e il 44% degli uomini non assumono nutrienti protettivi in dosi sufficienti per combattere i possibili danni del sole. Sarebbe buona abitudine assumere due porzioni di verdura al giorno che, in realtà, non sono introdotte dal 38% degli intervistati.
Il 28% del campione, consuma infatti meno di due frutti al giorno senza grandi differenze nei due sessi. Il pesce non è assunto due volte a settimana dal 45.6% degli intervistati e l’abitudine a utilizzare una porzione di noci o frutta secca è solo del 22%. Dallo studio emerge che l’apporto alimentare di grassi protettivi (acidi grassi polinsaturi PUFA), conosciuti come omega3 e omega6, è basso.
“Abbiamo sempre più dati che confermano che una dieta ricca di vitamine e sali minerali combatte i radicali liberi e protegge il nostro corpo dai danni ossidativi. È fondamentale mangiare le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura e assicurarsi la giusta quantità di omega3 con pesce e frutta secca” – ha dichiarato la Dott.ssa Michela Barichella, Dietologa e Direttore UOS di Dietetica e Nutrizione Clinica ASST-PINI-CTO Milano e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano.
Alimentazione corretta: lunga vita a vitamine e sali
Come rivedere dunque la propria dieta? In primis introducendo più alimenti ricchi di vitamine ovvero frutta, verdura e oli vegetali come l’olio extravergine d’oliva: è ricco di vitamina E. Così come la frutta secca con guscio.
Regola numero due fare il pieno di minerali, come potassio, selenio e zinco: rivestono un importante ruolo nel garantire alla pelle elasticità e compattezza. Oltre all’assunzione quotidiana di frutta, verdura (come cavoli, broccoli, cavolfiori) e legumi, è bene non sottovalutare l’importanza del latte e dei suoi derivati.
In estate bisogna bere almeno 2 litri di liquidi
In estate è risaputo, bisogna bere se si vuole scongiurare la disidratazione. Si raccomanda dunque di assumere quotidianamente almeno 2 litri di liquidi. Oltre all’acqua, via libera a tè, tisane, etc. purché non zuccherati.
Il fumo è nemico
Come rivela l’esperta, per avere una pelle sana bisognerebbe evitare il fumo. Potrebbe creare danni all’elastina e al collagene. A suo avviso chi fuma ha la necessità di introdurre più vitamine e sostanze antiossidanti per combattere gli effetti dannosi della nicotina.
Dallo studio è emerso che il 47% dei fumatori intervistati non è solito consumare due porzioni di verdura. Così come il 41% non mangia due frutti al giorno. Il 49% dei fumatori, inoltre, non gradisce molto il pesce e non lo mangia due volte a settimana. Anche i quantitativi di acqua sono insufficienti: il 36% del campione beve poco, meno di otto bicchieri di acqua al giorno.