Aprirà i battenti il prossimo 5 settembre l’importante mostra Marc Chagall come nella pittura, così nella poesia. L’iniziativa si svolgerà a Palazzo della Ragione di Mantova in concomitanza con il Festivaletteratura. La mostra a cura di Gabriella Di Milia è interamente dedicata alla figura di Marc Chagall. Infatti, l’artista nato a Vitebsk insieme a Picasso e Robert Delaunay ha forse ispirato il maggior numero di poeti, scrittori e critici militanti del Novecento. Ricordiamo infatti che Marc Chagall non si è mai inserito in una corrente artistica. Il legame con la tradizione russa, ebraica orientale e, nello stesso tempo, il desiderio di non sentirsi completamente escluso dalla vitalità delle nuove proposte dell’arte occidentale lo hanno spinto ad accostare culture e stili lontani.
La sede
La rassegna sarà allestita a Palazzo della Ragione, monumento medievale che sorge nel cuore della città. Il monumento è decorato con straordinari cicli di affreschi, per secoli centro del potere civico di Mantova. Il Palazzo sarà restituito alla città proprio a settembre, dopo un lungo e complesso intervento di valorizzazione. Il restauro consentirà di ospitare un palinsesto di attività culturali ricco e qualificato. In particolare il Comune di Mantova ha inaugurato con la casa editrice Electa una programmazione espositiva triennale dedicata al Novecento, di cui Chagall è la prima tappa.
Marc Chagall come nella pittura, così nella poesia: la mostra
Il percorso espositivo mette in scena oltre 130 opere tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca. Queste opere straordinarie rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico. Inoltre, i teleri costituiscono un prestito eccezionale della Galleria di Stato Tretjakov di Mosca, di assai rara presenza in Italia. Il progetto espositivo proporrà, attorno alle sette opere, la ricostruzione dell’environment del Teatro ebraico da camera. Si tratta di una “scatola” di circa 40 metri quadrati di superficie, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario, insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali.
Da non perdere
In mostra anche una selezione di opere emblematichedegli anni 1911 – 1918, insieme a una serie di acqueforti. Eseguite tra il 1923 e il 1939 queste opere grafiche sono delle illustrazioni per: le “Anime morte di Gogol”, le “Favole” di La Fontaine e la Bibbia. Le incisioni si inseriscono nel percorso espositivo a testimoniare lo stretto rapporto tra arte e letteratura nel periodo delle avanguardie. La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa.